
di Andrea Dal Cero
Tre mesi fa, il 19 gennaio, cedeva l’argine del fiume Secchia e una grande parte della pianura modenese tra Bastiglia e Bomporto finiva sott’acqua. Furono giorni tremendi: l’acqua che fuoriusciva dal Secchia corse nella pianura fino agli argini del Panaro che la trattennero e per tutto quello che c’era in mezzo fu la completa desolazione.
Ieri il consiglio dei ministri ha varato un decreto che stanzia 210 milioni di euro per il territorio colpito dall’alluvione. “Un risultato importante – commentano il governatore Vasco Errani e i sindaci Alberto Borghi di Bomporto e Sandro fogli di Bastiglia – che vede riconosciute le giuste ragioni di un territorio già provato dal sisma del 2012”.
In una nota della Regione Emilia Romagna si legge che questi fondi saranno da destinare, nel biennio 2014 – 2015 ai privati cittadini e alle imprese che hanno subito danni, ma anche per interventi di messa in sicurezza idraulica e per il ripristino di opere pubbliche.



Nelle zone alluvionate c’è giusta soddisfazione ma c’è anche chi vede questo decreto come “risultato parziale” perchè non vi è stato inserito l’intervento fiscale che era stato richiesto e che prevede per la zona alluvionata una sorta di zona franca.
Nel frattempo a Bastiglia e Bomporto la vita continua tra mille difficoltà e, come documentano le foto scattate giovedì da Francesco Nigro, continuano i lavori per tornare alla normalità.