
Dopo la scossa che nella notte ha interessato principalmente il Nord Italia tra Milano e Verona, la terra ha tremato anche questa mattina poco dopo le 9 tra Lombardia ed Emilia Romagna.
Questo secondo evento, di magnitudo 4.9 della scala Richter, ha interessato sia la sponda nord del Po (a Viadana le scuole sono state precauzionalmente chiuse dopo la caduta di alcuni calcinacci) che quella sud. L’epicentro del sisma è stato tra Poviglio, Brescello, Boretto, Castelnovo Sotto e Gattatico, ma anche a Reggio Emilia le scosse sono state avvertite chiaramente.
A Brescello è stata danneggiata e quindi chiusa al pubblico anche la chiesa di Santa Maria Nascente, celebre location dei film di Peppone e Don Camillo.
La Protezione civile della Provincia di Reggio rileva che, fortunatamente, la scossa si è registrata a grande profondità (33,2 chilometri) e che al momento non risultano segnalati particolari danni a cose o persone.
Placca Adriatica in movimento quindi sia verso le Prealpi a nord che a ridosso dell’Appennino a Sud, spiegano dall’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia: l’ampiezza delle zone interessate dai due eventi sismici è dovuta proprio alla rigidità della Placca che non è nuova a manifestazioni di questo genere. Di norma, dopo scosse di questo tipo, aggiunge l’Ingv, se ne registrano altre, ma è impossibile al momento fare alcuna previsione.