
L’introduzione della nuova tassa, spiegano gli uffici della Regione, “è stata necessaria dopo che per la prima volta l’ente ha ricevuto una richiesta per il permesso di svolgere una manifestazione dalla durata di alcuni giorni”
Bologna, 11 settembre 2013 – Nuova tassa in arrivo per chi occupa, in via temporanea, il Po e le sue sponde in Emilia-Romagna. Ha deciso di introdurla la Regione, come annunciato oggi dalla Giunta Errani in commissione Ambiente di viale Aldo Moro. Nello specifico, viene previsto “un canone, pari alla dodicesima parte del canone annuo, per l’occupazione temporanea di superficie per una durata fino ai 44 giorni” che riguarda le acque di navigazione interna, ovvero “il fiume Po e l’Idrovia ferrarese”.
Ad oggi, spiega la Regione in una nota, “sono circa 300 le concessioni attive, tutte di natura annuale o pluriennale: piu’ del 50% di esse riguarda concessioni ad uso privato, con un canone pari a 125 euro all’anno, mentre per le concessioni a societa’ sportive, come quelle di canottaggio, la cifra sale fino ai 400 euro. Il ruolo economicamente significativo, nel totale di 220.000 euro che ogni anno la Regione incassa da queste concessioni, lo svolgono le circa 10 aziende di cavatori, che pagano cifre che vanno dai 4.000 fino ai 20.000 euro all’anno”.
Il nuovo canone riguarda invece l’occupazione temporanea del fiume e delle sue sponde. L’introduzione della nuova tassa, spiegano gli uffici della Regione, “e’ stata necessaria dopo che per la prima volta l’ente ha ricevuto una richiesta per il permesso di svolgere una manifestazione dalla durata di alcuni giorni in un’area di competenza del demanio marittimo regionale”.
(Fonte Agenzia Dire)