
La nebbia si addice al Po e ai libri a base di suspense, delitti e mistero. Il risultato è “Nebbia gialla”, il festival internazionale del giallo e del noir che inizia oggi, giovedì 9 febbraio, a Suzzara (Mantova), una piccola città ad un tiro di schioppo dalle rive del grande fiume.
Il programma prevede che fino a domenica 12 si alternino sul palco dell’ex cinema Dante una trentina di scrittori con i rispettivi libri gialli o noir freschi di stampa. Fra gli altri ci sarà Paolo Roversi, suzzarese ed ideatore del festival, con il suo “Yellow diamonds”, mentre Alessandro Perissinotto presenterà “Cena di classe” insieme a Piero D’Ettorre, che lo ha firmato con lui. In videocollegamento dalla Scozia interverrà Irvine Welsh, autore di “The long knives”: “Lunghi coltelli” nella traduzione italiana. Gran finale con Carlo Lucarelli e il suo “Bell’abissina”. Oltre che di persona, si può seguire il festival in diretta via Facebook e su Youtube.
Archiviate le vicissitudini dovute al Covid, “Nebbia gialla” arriva quest’anno all’edizione numero 17. E’ abbinato a tre premi letterari, tutti riservati ad opere noir e poliziesche. Riguardano romanzi editi, romanzi inediti e racconti inediti. Le opere devono pervenire entro il prossimo 15 aprile. Sarano sottoposte ad una giuria popolare e poi ad esperti. A settembre la proclamazione dei vincitori. In palio un’opera d’arte e la pubblicazione dei due inediti nella collana “Calibro 9” dell’editore Laurana e su un volume de “Il Giallo Mondadori”.
Lo scrittore Paolo Roversi, ideatore ed organizzatore di “Nebbia gialla”, risponde alle domande che seguono. Glie le pone Enrico Grossi, a sua volta scrittore, che è stato fra i protagonisti dell’edizione 2018 di “Nebbia gialla”.
Come è venuta l’idea del festival? C’entrano la nebbia e il Po?
“Sì, l’idea era di coniugare le caratteristiche del territorio – la nebbia ma anche la buona cucina – con un genere letterario a me molto caro: il giallo. Direi che il risultato, visto il successo riscosso negli anni, è stato molto positivo”.
“Nebbia gialla” ha guadagnato un posto rilevante nel panorama nazionale?
“Anche in quello internazionale: abbiamo avuto come ospiti autori di bestseller mondiali come Micheal Connelly o i Lars Kepler. Nel campo della letteratura crime il “Nebbia gialla” è uno dei festival più importanti in assoluto”.
Suzzara ha lanciato autori come Maurizio De Giovanni e Carlo Lucarelli. Per una piccola città fuori da circuiti culturali nazionali non è poco…
“È moltissimo e ne sono orgoglioso”.
“Nebbia gialla” ha dato anche la stura ad una serie di autori locali di noir. Avranno uno spazio in futuro?
“Certo. Il festival dedica molta attenzione anche alle nuove leve del genere giallo”.
La letteratura gialla e noir era ritenuta di serie B. In Italia circolavano perlopiù traduzioni di autori stranieri, soprattutto inglesi. Ora invece ci sono autori italiani che vendono e che riempiono le platee dei festival: e non solo quelle dei festival di genere. Un bel salto di qualità, no?
“È stato un percorso lungo e faticoso: per raggiungere certi obiettivi bisogna impegnarsi molto e crederci, sempre. E alla fine qualche bella soddisfazione arriva”.
I festival soffrono di stanchezza, anche se “Nebbia gialla” sembra rappresentare un’eccezione. Il futuro?
“Cerchiamo sempre di rinnovarci e di trovare nuove strade: ora abbiamo “traslocato” al cinema Dante e tutti gli eventi saranno trasmessi in diretta web. Nelle ultime edizioni abbiamo avuto più di 10 mila spettatori”.