
di Maria Ferdinanda Piva

Il ministero dell’Ambiente nei giorni scorsi ha dato l’assenso alla realizzazione della nuova centrale di compressione del gas nello stoccaggio di Bordolano (Cremona): ha stabilito che la procedura di Via (Valutazione di impatto ambientale) non era necessaria e ha prescritto che qualora la sismicità registrata “in un raggio d’azione di 10 km dai ‘fondo-pozzo’ dello stoccaggio (…) uguagli o superi la magnitudo locale di 3.0, dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti opportuni atti a riportare la magnitudo locale massima dei sismi a valori inferiori a 2.0″. Un’analoga prescrizione era già stata disposta per lo stoccaggio di Sergnano, sempre in provincia di Cremona.
Siccome il decreto non può essere letto on line ma va scaricato, in fondo a questo post trovate la fotogallery con gli screenshot di tutte le pagine. Ma prima di arrivarci, una cosa. L’apparentemente placido territorio cremonese, di suo, è in realtà capace di generare terremoti di magnitudo 5,6 (è accaduto nell’Ottocento): mica per caso si rischierà di svegliare il can che dorme?
A Bordolano si stoccheranno 1 miliardo e 200 milioni di metri cubi di gas all’anno; l’impianto gode di un prestito agevolato della Bei (Banca europea investimenti) per 238 milioni di euro, pari a circa la metà dell’importo.
In occasione di un convegno del Gngts (Gruppo nazionale di geofisica della terra solida), due ricercatori dell’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) hanno presentato una ricerca su un terremoto di magnitudo 5,6 avvenuto nel 1802 nella zona di Cremona. Dalla ricerca (pag. 2) è tratta questa cartina
Ed ecco, tratta dal sito della direzione per le Risorse energetiche e minerarie del ministero dello Sviluppo Economico, l’ubicazione (in rosso) dello stoccaggio di Bordolano. Clic sulla mappa per accedere, in un’altra finestra, all’originale navigabile. Prendete Crema e Cremona come punti di riferimento e fate il confronto.
Infine il provvedimento che consente l’ampliamento dello stoccaggio e fissa la “sismicità accettabile”. E’ scaricabile da questa pagina del ministero dell’Ambiente; emesso l’8 agosto scorso, porta il numero DVA/2013/0018804. Potete leggerlo qui sotto.