
Fiumi in secca, fiumi che straripano: una ciclicità esasperata da fenomeni sempre più estremi. In questi giorni ci ritroviamo a parlare dei danni di un’acqua eccessiva che travolge e distrugge dopo settimane in cui il centro dell’attenzione era per la preoccupazione di come riuscire a garantire l’irrigazione adeguata alle colture, nel periodo della conclusione del ciclo vegetativo.
Si è iniziato giovedì scorso, 24 settembre, con temporali e grandinate che hanno distrutto parte dei raccolti di riso, ormai prossimi alla raccolta.
Di nuovo maltempo, nuova pioggia battente, tanta, tantissima acqua questo venerdì il primo di ottobre in un anno così già tanto difficile. La regione Piemonte ha annunciato l’alleata arancione nel fine settimana anche se fortunatamente sabato i fenomeni temporaleschi si sono interrotti consentendo una normalizzazione della situazione. Un’aggiornamento Arpa di sabato sera indicava i corsi d’acqua sotto la soglia di pericolo essendo ormai transitati i momenti di piena. Non vengono escluse però locali piene nei fiumi minori provocate da rovesci possibili ancora nella giornata di domenica.
La situazione rimasta dopo quest’ondata di maltempo è però terribile, tra queste anche un morto. Si tratta di Samuel Pregnolato ritrovato sul greto del fiume Sesia dove era caduto con la sua auto. Fortunatamente il fratello che era in macchina con lui è invece riuscito a mettersi in salvo. Ritrovate in serata le 21 persone che mancavano all’appello sabato, colte in difficoltà mentre cercavano di attraversare il Col di Tenda, colpito da pioggia e frane. Proseguono le ricerche di ancora una persona, un margaro caduto con l’auto in un torrente.
Il bacino del Tanaro risulta essere tra le zone più colpite: Limone Piemonte, Garessio, Ormea sono cittadine duramente provate dalla situazione. A Bagnasco il ponte romano, già danneggiato nel 1994 e poi ricostruito, è crollato. Garessio ha il centro distrutto. A Limone sono caduti 585 mm di pioggia, una quantità pari a quella che cade in genere in sei mesi. Purtroppo in questo caso la pioggia si è concentrata in 12 ore. A Candoglia Toce in provincia di Verbania di acqua ne è caduta ancora di più: 601 mm di pioggia in un’altra zona fortemente colpita quale quella dei bacini di Toce e Sesia.
Il Presidente della regione Piemonte insieme a quello della Liguria hanno richiesto lo stato di emergenza: i danni risultano maggiori e più gravi di quelli dell’alluvione del 1994.