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Ritrovamento archeologico a Gonzaga

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Una fornace di epoca post-medievale ha fatto capolino durante i lavori di costruzione del magazzino del consorzio in Strada Ronchi a Gonzaga, un’opera resasi necessaria a seguito del terremoto 2012, che aveva colpito anche il capannone del Saino a Pegognaga rendendolo inagibile, ora demolito. In fase progettuale, anziché ricostruire quest’ultimo, si era optato per l’esecuzione di un nuovo capannone a Gonzaga, centro operativo del Consorzio. La delocalizzazione dell’opera è stata autorizzata e finanziata dalla Struttura Commissariale.

Gli scavi sono iniziati alla presenza di un archeologo professionista, secondo le richieste della Soprintendenza di Milano. Durante gli scavi per accogliere i plinti di fondazione, è stata rinvenuta una fornace risalente all’epoca-post medievale, opera adibita alla cottura di mattoni, come descritto nella relazione stesa dagli archeologi Dott. Alberto Manicardi e Dott.ssa Federica Guidi, con la direzione scientifica del Dott. Simone Sestito della Soprintedenza Archeologica di Milano.

Costituita da una camera di cottura di forma rettangolare, preceduta da un lungo prefurnio voltato a oriente, la fornace aveva dimensioni significative. L’intensa attività di fuoco e le alte temperature hanno prodotto una rubefazione del terreno all’esterno della volta del prefurnio, che ha assunto uno spiccato colore rosso. Sul fondo sono stati osservati cospicui residui di cenere e carbone. L’intero manufatto risulta realizzato nel deposito naturale limoso, derivato dalle alluvioni fluviali.

Sospesi i lavori, il Dott. Manicardi ha provveduto a dare opportuna segnalazione del ritrovamento alla Soprintendenza Archeologica, che ha successivamente dato il nulla osta alla prosecuzione degli stessi dopo gli studi di approfondimento del ritrovamento.

Comunicato del Consorzio di Bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po