
VOGHERA – C’è stato un tempo in cui il soccorso sanitario non era esclusiva della terraferma. In realtà non lo è nemmeno oggi – basti pensare all’elisoccorso o alle idroambulanze di Venezia e di alcune isole – ma è quantomeno improbabile che, parlando di mezzi di pronto intervento, affiori alla mente uno sfondo diverso dalla strada asfaltata.
Eppure, tra la fine del XIX secolo e la Grande Guerra, anche le acque interne furono interessate dal trasporto (e dalla cura) di persone malate o ferite. Proprio questo curioso scorcio storico sarà al centro dell’incontro “Il fiume in pace e in guerra”, organizzato dal Comitato di Voghera della Croce Rossa Italiana per la mattina di sabato 22 febbraio.
Appuntamento fissato alle ore 10, presso il Museo “Giuseppe Beccari” di Viale Gramsci: interverranno il professor Ezio Barbieri (docente del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Pavia), Mario Veronesi (autore del volume “Ambulanze e Ospedali sull’acqua – Dalle prime esperienze alla guerra 1915 – 1918”, edito da Marvia) e i due fondatori della Sezione Storica della CRI di Pavia, vale a dire Alberto Galazzetti e Filippo Lombardi. Coordinerà gli interventi dei relatori Emma Messere, delegata all’Area Principi e Valori della Croce Rossa vogherese.
«Con questo incontro – spiega la stessa Messere – vogliamo promuovere la conoscenza di uno spaccato della storia del soccorso sanitario spesso ignorato, o comunque poco conosciuto, persino da chi opera in questo settore.
Punto di partenza sarà il libro di Mario Veronesi, un saggio tanto agile quanto esaustivo sui convogli-ospedale fluviali, lacustri e lagunari. Si tratta della prima opera a stampa che ha il merito di trattare l’argomento in modo organico. Al professor Barbieri, invece, sarà affidato il compito di inquadrare il tema nel più ampio contesto dei fiumi come vie di comunicazione, in relazione alle varie epoche. Di particolare interesse – aggiunge – saranno anche i contributi di Lombardi e Galazzetti, quest’ultimo curatore del volume di Veronesi, entrambi impegnati da molti anni nella ricerca storica sulla Croce Rossa».
Concepiti per dare assistenza ai feriti in caso di conflitto, i convogli-ospedale galleggianti furono inizialmente impiegati per la cura della popolazione civile, in particolare nei luoghi sulle sponde dei grandi corsi e specchi d’acqua. Con lo scoppio della Grande Guerra queste strutture naviganti vennero poi utilizzate per il trasferimento di decine di migliaia di soldati malati o feriti, soprattutto nelle acque della laguna e dei canali veneti.
Ma il libro di Mario Veronesi non manca di fornire documentazioni interessanti anche ai cultori della storia locale, ricostruendo le vicende del soccorso sul Ticino nella città di Pavia (dove la stazione dei convogli della Croce Rossa venne ospitata presso l’imbarcadero della Società Canottieri). In altri termini, quello di sabato 22 sarà un incontro molto stimolante per tutti coloro che apprezzano la divulgazione storica, non senza un certo gusto per l’identità del territorio.
Per saperne di più: ilgiornaledelpo.it/1915-1918-ambulanze-e-ospedali-sullacqua