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RBL – la giovane radio che trasmette dal Po

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Era il 24 novembre 2019. In quei giorni aveva piovuto intensamente e neppure quel martedì la pioggia stava dando tregua. Il Po era alto, una gran massa d’acqua marrone che correva veloce portando con sé tronchi e rami. Disteso sull’acqua un pesante cielo di color piombo. Un’immagine questa, che chi frequenta l’argine del Po avrà visto molte volte nei giorni di pioggia. Quel giorno però un corvo decise di fermarsi sopra uno dei tronchi trasportati via dalla corrente, situazione forse non così rara ma sicuramente neppure così frequente. Immagine che a noi rimane grazie ai commenti di Renato Striglia e Vinicio Capossela, entrambi effettivamente sull’argine del Po, a Torino ma visto da una delle finestre dell’Imbarchino, storico locale del parco del Valentino, e lo fanno ai microfoni di Pixel, un programma di radio RBL.

RBL nacque come Radio Banda Larga nel 2012. Dopo diverse “prove di trasmissione” avviate fin dall’anno precedente con una diffusione limitata ai locali dell’Imbarchino, Renato Striglia e Lorenzo Ricca iniziarono le trasmissioni il 25 aprile 2012: “Con questa canzone vogliamo dare inizio ad una nuova web radio sul fiume Po”. La canzone era Curami dei CCCP. Desiderio dei fondatori era quello di dare vita ad una radio aperta, che potesse diffondersi e viaggiare proprio come la corrente del fiume andava verso il mare. Una radio senza la costrizione dello studio radiofonico, che avesse una casa ma che potesse anche andare dove qualcuno avesse qualcosa da dire. Insomma, una radio aperta e non professionale. Negli anni Radio Banda Larga ha trasmesso da moltissimi altri luoghi cittadini: case di riposo, carcere, centri di salute mentale. E naturalmente dall’Imbarchino.

In quel giorno di pioggia di metà novembre 2019 l’Imbarchino aveva da poco riaperto anche se i lavori di ristrutturazione non erano ancora terminati. Frequentatissimo in anni passati venne chiuso nel 2016. I locali sono di proprietà comunale, quindi soggetti a gara pubblica per l’assegnazione, gara già conclusa e vinta nel 2013 dall’unione di Radio Banda Larga, che da qui trasmetteva i suoi programmi, dagli Amici dell’Imbarchino e Aegee-Torino, un’associazione di studenti stranieri. Per vari motivi i tempi di assegnazione si allungarono e nel 2016 intervenne anche l’alluvione a complicare la questione: i costi di ripristino della struttura dopo l’evento alluvionale erano molto più alti e non previsti in fase di gara. Ma vale sicuramente la pena affrontare qualche difficoltà per un luogo così bello: Radio Banda Larga, Gli Amici dell’Imbarchino e Aegee-Torino si son fatti carico di questi costi lanciando una campagna di crowdfunding per sostenerli.

Intanto Radio Banda Larga prende un respiro internazionale trasformandosi in RBL: non solo trova in Torino un’altra sede in via Baltea, e guarda un po’ la via porta il nome di un fiume, la Dora Baltea affluente del Po all’altezza di Crescentino, ma arriva anche a Berlino “nel bel mezzo di Friedrichshain” con la House of Music grazie a collaboratori e sostenitori che in quella effervescente città si erano trasferiti.

I percorsi interdipendenti tra radio e Imbarchino proseguono. Mentre la prima “segue la sua corrente” per l’Imbarchino viene firmato il contratto di concessione con il Comune: è il 1° marzo 2019, i lavori iniziano subito ma vengono calendarizzati in un arco di due anni. Nel settembre 2019 finisce il lavoro sul primo lotto: riapre il locale bar e RBL può tornare a trasmettere da qui, dalle rive del Po. Si può tornare a godere del fiume, dei suoi colori e della sua luce.

L’anno dopo, siamo nella primavera estate del 2020 può aprire la Sala Remi, un tempo deposito di ricovero per imbarcazioni, oggi una sala polifunzionale: di giorno sala-studio, in altri momenti spazio per eventi, conferenze, proiezioni, dirette radio e altro. L’Imbarchino è pronto: uno spazio verde di 500 mq su tre livelli, il tutto affacciato sul Po.

Purtroppo a metà novembre 2020 è venuto a mancare Renato Striglia (nella foto a sx) come già detto cofondatore di Radio Banda Larga – insieme a Lorenzo Ricca a cui dobbiamo la pazienza del racconto di questi intensi nove anni – lo stesso Striglia che invitò Capossela, di cui in precedenza fu anche manager, all’Imbarchino in un piovoso novembre dell’anno precedente. Un professionista con una lunga storia alle spalle: lavorò per Radio Flash 97.7, Radio Popolare e Radio Rai, e conduttore della più longeva trasmissione di RBL, Pixel, scelto per tracciare una linea di continuità e innovazione con una sua precedente trasmissione, Puzzle, condotta anni addietro su Radio Flash.

Renato Striglia ha lasciato una web radio community attiva e operosa. A dicembre è stata lanciato la campagna Patreon di RBL, un progetto realizzato con il contributo della Compagnia di San Paolo. Patreon è una piattaforma pensata per permettere un abbonamento mensile, raccolto in modo trasparente e chiaro in modo da portare avanti i propri progetti rimanendo “culturalmente e finanziariamente indipendenti”. E se la pandemia si è messa di traverso interrompendo temporaneamente la possibilità di eventi dal vivo, l’Imbarchino ha continuato a funzionare con l’asporto e naturalmente con la radio.

vedi anche:

https://rbl.media/it/

https://torino.corriere.it/cronaca/20_novembre_24/io-renato-striglia-note-cccp-cosi-inizio-suonare-nuova-web-radio-fiume-po-2b1bb3c0-2e6b-11eb-9814-5d0b7c9bd2b5.shtml?refresh_ce-cp

https://culturability.org/stories/imbarchino