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Pubblicato decreto su rottamazione piccole imbarcazioni per la pesca a strascico

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Rottamazione e demolizione delle imbarcazioni per la pesca a strascico di lunghezza pari o inferiore a 15 metri: lo prevede il decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Alimentari del 27 dicembre scorso, pubblicato il 28 marzo sulla Gazzetta Ufficiale.
I pescatori avranno dunque 60 giorni di tempo a partire dal 29 marzo per richiedere il premio d’arresto definitivo e presentare domanda al Compartimento Marittimo presso il quale è iscritta la propria imbarcazione.
I requisiti necessari per avere accesso alla misura sono l’iscrizione al Registro Comunitario e in uno dei Compartimenti marittimi, aver effettuato almeno 75 giorni di pesca in ciascuno dei due anni precedenti, possedere una imbarcazione di 10 o più anni ed essere in possesso del titolo abilitativo all’esercizio dell’attività di pesca in corso di validità.
La domanda di ammissione al premio di arresto definitivo deve essere presentata all’Ufficio Marittimo di iscrizione della nave entro il 27 maggio. La selezione delle richieste di arresto definitivo tiene conto di due parametri: l’età dell’imbarcazione (5 punti per ogni anno superiore a quello minimo richiesto) e la stazza espressa in GT (1 punto per ogni GT).
La Stazza Lorda comprende tutti i volumi interni della nave, compresi gli spazi della sala macchine, dei serbatoi di combustibile, le zone riservate all’equipaggio. Si misura partendo dalla superficie esterna delle paratie e il suo valore si indica con GT (Gross Tonnage).

La Regione Emilia Romagna ha destinato 2 milioni di euro all’indennizzo dei pescatori che volontariamente demoliranno l’imbarcazione di proprietà e prevede la demolizione di circa 20 natanti. La Regione Veneto ha destinato per tale iniziativa 4 milioni di euro e prevede la demolizione di circa 35 imbarcazioni.

Il decreto sulla rottamazione intende dare la possibilità di riconvertire l’attività a quei pescatori che, dopo le limitazioni introdotte dalle nuove norme europee sulla pesca, si sono trovati nell’impossibilità di proseguire il proprio lavoro sottocosta o altrove in sicurezza.
Al termine della fase istruttoria il Ministero redigerà una graduatoria. Le Regioni predisporranno il relativo decreto di concessione agli aventi diritto e l’Ufficio Marittimo darà notifica al richiedente.