
Tutte le città dell’arco subalpino che delimita a Nord la Pianura Padana e il Bacino Del Po sono in queste ore interessate da fenomeni climatici estremi.
A Milano c’è paura per il Seveso e il Lambro. Nella Bassa Bresciana l’Oglio comincia a far paura.
L’Adige ha appena passato il colmo di piena a Verona e ora scorre sempre più grosso verso il Polesine che lo aspetta con trepidazione.
A Vicenza la gente guarda con preoccupata perplessità il Bacchiglione che è un fiume capace di grande creatività nel generare problemi e allagamenti di vaste proporzioni,
Il massimo livello di allerta è suonato già da parecchie ore a Padova dove il Brenta scorre irriconoscibile rispetto a pochi giorni fa.
Le portate d’acqua che scorrono verso il fiume Po sono definite dai corrispondenti locali della stampa e dai portavoce dei vari enti che si interessano di territorio e di sicurezza idrogeologica come “impressionanti”.
L’Aipo, dal canto suo, con un comunicato di oggi alle ore 16 fa sapere che si prevede “che nelle prossime 24 ore il livello del fiume Po raggiunga livelli di “criticità ordinaria” (superamento della prima soglia di criticità) nel tratto piemontese, tra gli idrometri di S.Sebastiano e Casale Monferrato, e di “criticità moderata” (superamento della soglia 2) all’idrometro di Valenza Po per effetto del consistente apporto del fiume Sesia. Pur con un incremento dei valori, al momento la situazione rimane di “criticità assente” sulla restante parte dell’asta del Po. Ulteriori aggiornamenti saranno forniti in seguito.”
L’allerta meteo continua fino a domani.