
di Francesco Nigro – Guida escursionistica ambientale regionale, biologo
Capita anche alle porte di Bologna: l’ho visto con i miei occhi! Ebbene si, il fenomeno della pesca di frodo con fini commerciali ed alimentari non è certo limitato al Po, anche se in questo caso, sempre di acque del Po si può parlare. E infatti è di ieri la segnalazione alle Guardie Ecologiche di Bologna di un gruppo di uomini verosimilmente stranieri che usciva dal canale Emiliano Romagnolo armato di secchi, stivali da pescatore e retini. Una probabile battuta di pesca con elettrostorditore in pieno giorno nel canale quasi in secca nel tratto che, a Bentivoglio, sottopassa la statale ed il Canale Navile. Popolato da svariate specie, perlopiù esotiche (fra cui: abramidi, pesci gatto punteggiati, carassi, acerine, anche siluri, ma soprattutto noto per i lucioperca), il Canale Emiliano Romagnolo, sfida idraulica della seconda metà del novecento, vede nel Po la sua principale alimentazione attraverso l’impianto di sollevamento del Palantone a Salvatonica di Bondeno e quindi Cavo Napoleonico.