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Tra covid e inquinamento, torna il Big Jump

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Big jump a Torino - foto di archivio

Torna anche quest’anno l’appuntamento del Big Jump, momento di sensibilizzazione rivolto alla qualità delle acque dei nostri fiumi. Se l’edizione europea è stata sospesa qui in Piemonte invece Legambiente ha fatto in modo da renderla possibile nonostante i provvedimenti sanitari.

“Abbiamo fortemente voluto organizzare anche l’edizione 2020 nonostante lo stop a livello europeo per tenere alta l’attenzione sullo stato di salute dei nostri corsi d’acqua. Come testimoniano i dati di Arpa Piemonte e della Regione il raggiungimento dell’obiettivo di buono stato ecologico nella totalità delle acque dei corsi d’acqua del Piemonte è ancora lontano: il 28% dei corsi d’acqua piemontese è in uno stato ecologico classificato come scarso o cattivo; il 18% è solo sufficiente”.” ha dichiara Alice De Marco, Direttrice di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta.

L’evento centrale è previso alle ore 15 di domenica 12 luglio al Circolo Canottieri Esperia in corso Moncalieri 2 a Torino con tuffo nelle acque del Po. Stessa ora stesso giorno il Big Jump verrà organizzati anche nei seguenti luoghi:

Nel Fiume Po, spiaggia del Bosco del Gerbasso  a Carmagnola organizzato da “Il Platano”

Area naturale confluenza Po-Pellice arrivando da Pancalieri, organizzato da “Il Platano”

“Tumpi” di San Cristoforo a Villar Pellice organizzato da “Val Pellice”

Torrente Chiusella, Via Gauna n. 2 Gauna, organizzato da “Chiusella vivo”

Lame del Sesia a Novara organizzato da “Il pioppo”

Fiume Po, lungo Po Gramsci 10 a Casale Monferrato organizzato da “Verdeblu”

Il Big Jump ben si lega con un’altra iniziativa di Legambiente, Goletta dei laghi, giunta alla sua 15° edizione.

Il 9 luglio è stato il giorno della tappa piemontese dell’iniziativa con una giornata tutta dedicata alla presentazione dei risultati dei campionamenti effettuati il 25 e 30 giugno scorsi da tecnici e volontari. Quattro i laghi piemontesi controllati: Lago Maggiore, Orta, Viverone e Avigliana. Purtroppo le indagini hanno evidenziato una situazione non positiva.

Partiamo dal Lago Piccolo di Avigliana: l’indagine effettuata presso la foce del Rio Grosso ha rivelato una carica batterica elevata, risultando quindi classificato come punto “fortemente inquinato”. Tale dicitura significa che i limiti dei parametri indagati – che sono microbiologici, Enterococchi intestinali, Escherichia coli – vengono superati per più del doppio rispetto a quanto previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia.

Il Lago Viverone è invece risultato “fortemente inquinato” nel punto presso lo scarico in Via Provinciale 67 a Viverone. Nei limiti lo scarico presso la Strada Masseria-Venaria sempre a Viverone. Sul lago d’Orta le analisi hanno rivelato una situazione nei parametri.

Forse peggiore la situazione sul Lago Maggiore: continuano ad essere “fortemente inquinati”, il punto alla Foce del torrente Vevera, presso il lido in via De Gasperi e quello presso il Largo caduti di Nassirya, sfioratore rio san Luigi entrambi ad Arona. Risulta “solo inquinato “ – dicitura che indica un superamento del valore limite di almeno uno dei due parametri – il punto presso lo sfioratore Largo Marconi a Stresa.

Ricordiamo che il Lago Maggiore ha come unico emissario il Ticino, il principale affluente del Po.

Vista la situazione val la pena ricordare l’attuale iniziativa di Legambiente “Quest’anno la Goletta più importante sei tu”. Chiunque sospetti situazioni di inquinamento di mare, laghi e fiumi potrà segnalare la situazione tramite il form di SOS Goletta per consentire all’associazione e ai suoi centri di azione giuridica di valutare la denuncia alle autorità.