
di Silvia Casotti
È ormai diventata tradizione la pubblicazione di un calendario molto particolare, quello che la sezione mandamentale di Sacile dell’A.N.P.I (Associazione Partigiani d’Italia) promuove annualmente, per ricordare gli eventi che hanno segnato la storia del movimento italiano di liberazione e con la più ampia finalità di sensibilizzare l’opinione pubblica alle tematiche della convivenza civile democratica.
Le opere che ogni volta punteggiano i dodici mesi, più quella di copertina, vengono poi a costituire il corpus di una esposizione itinerante, che proprio nell’edizione 2013 sta già ottenendo un grande successo, tanto da essere richiesta in varie sedi al di là e ben oltre la produzione, già esaurita, del calendario stesso.
L’idea che ha animato il progetto per il 2013 è la valorizzazione di alcune figure femminili, simboli della lotta per la conquista di diritti umani.
Siamo partite – dicono le curatici – dalla considerazione che troppo spesso il contributo delle donne viene ritenuto marginale, talvolta dimenticato o volontariamente nascosto e abbiamo ritenuto necessario dedicare loro un riconoscimento sincero, privo di ridondanze celebrative, lontano da dinamiche agiografiche. Nonostante l’Onu nel 1979 abbia redatto una convenzione sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti della donna, continuano ad esserci gravi disparità che impediscono una reale crescita della società ed ostacolano la piena realizzazione dell’universo femminile in ambito familiare, lavorativo e politico. Il nostro vuole essere un omaggio, un ringraziamento a tutte le donne che con determinazione, intelligenza e spirito di sacrificio hanno combattuto e continuano a lottare per la conquista di diritti umani.
Nel progetto sono state coinvolte tredici giovani professioniste che hanno interpretato con spiccata vena creativa la forza rivoluzionaria e sociale di queste figure, senza limitarsi al semplice riadattamento artistico di fotografie, ma trasponendo su carta anche sentimenti ed emozioni e, in alcuni casi, contattando direttamente le protagoniste dei ritratti.
Le tredici artiste – Nedda Bonini, Elisa Di Lullo, Marina Ferretti, Giada Florindi, Giulia Sagramola, Sara Mognol, Marika Tamiazzo, Marinella Dalla Colletta, Sara Pavan, Loretta Cappanera, Marta Muschietti, Iride Moro, Vanessa Marcuzzi – si sono adoperate per ricordare: Tina Merlin, Alva Myrdal, Leymah Gbowee, Tawakkol Karman, Vera Vigevani Jarach, Fanny Edelman, Rigoberta Menchù, Betty Friedan, Aung San Suu Kyi, Shirin Ebadi, Linda Matar, Anna Politkovskaya.
Il progetto di quest’anno verrà presentato nella città estense dall’Associazione ST.ART.47, con l’organizzazione e la cura generale di A.N.P.I. – Comitato Provinciale di Ferrara, e la collaborazione di U.D.I. – Ferrara, le cui volontarie e volontari spesso sono impegnati a livello cittadino, ma non solo, nella promozione di iniziative per i diritti dell’umanità, dei deboli, dei marginali. In particolare l’operazione del gruppo friulano entra perfettamente in relazione con gli obiettivi primari del gruppo A.N.P.I. ferrarese, concentrato particolarmente sui temi della difesa delle donne e della lotta e condanna del femminicidio in ogni sua manifestazione.
L’inaugurazione della mostra “Nessuna nota a margine. Donne per i diritti umani”, a cura di Monica Emmanuelli ed Anna Romanzin, è prevista per sabato 16 Febbraio alle ore 11.30, nel Salone d’Onore del Palazzo Municipale (p.zza Municipale, 2 – Ferrara).
L’iniziativa, per il valore intrinseco dei contenuti e dei temi trattati, ha ottenuto il patrocinio del Comune di Ferrara e si avvale altresì della collaborazione dell’Assessorato alla Cultura – Politiche per la Pace.
Nessuna nota a margine. Donne per i diritti umani.
Ferrara, Palazzo Municipale (p.zza Municipale, 2)
Dal 16 Febbraio al 2 marzo 2013
Orario: lun. – ven. 8.30-18.00 – sabato 8.30-12.30
Inaugurazione Sabato 16 Febbraio 2013 – ore 11,30