
Accompagnata da un fiume di soldi, torna la navigazione turistica sul Po a Torino. Il Comune ha bandito la gara d’appalto per acquistare uno o due battelli elettrici. Prenderanno il posto di Valentino e Valentina, schiantatisi contro il ponte della Gran Madre durante l’alluvione 2016.
Tre anni fa si parlava di spendere un milione di euro per ripristinare la navigazione turistica comprando un solo battello. Il budget è lievitato ad oltre 10 milioni attraverso il Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, nell’ambito dei 100 milioni destinati a “Torino, il suo parco il suo fiume”.
I soldi non sono gratis: anche quelli del Pnrr vanno in gran parte restituiti e sono soggetti a pesantissime condizionalità. Però ora per la navigazione turistica sul Po a Torino si fanno le cose in grande. Il notiziario del Comune parla addirittura del “lancio di una vera e propria esperienza sul fiume”, che peraltro in città non è più balneabile e tale resterà. L’ “esperienza” e la possibilità di vivere il fiume erano date dalla presenza a Torino di numerosi stabilimenti balneari con annesse spiagge. Ora discenderanno semmai dai quattrini.
Fino al naufragio e all’alluvione del 2016, Valentino e Valentina navigavano dal borgo medievale ad Italia 61: più o meno cinque chilometri. Avevano 78 posti a sedere ed altri 22 in piedi; non facevano fermate. Dal 2026, data in cui si prevede il ritorno della navigazione turistica sul Po a Torino, i posti scenderanno a 60 e il percorso si allungherà fino a circa 7,5 chilometri, con tre attracchi intermedi.
L’itinerario completo partirà dai Murazzi (nella foto di copertina il panorama notturno) che si trovano un po’ più a monte del borgo medievale e del vecchio capolinea. Arriverà fino Borgo Navile, che a sua volta è a valle del vecchio termine corsa ad Italia 61. E’ infatti situato nel territorio comunale della limitrofa Moncalieri. Sono previste fermate intermedie ai due estremi della navigazione pre-2016 ed una terza fermata intermedia a Borgo Vallere di Moncalieri. Sarà necessario rimodellare l’alveo del Po per renderlo navigabile: al momento, non è noto in che cosa questo intervento consisterà concretamente.
Sia i capolinea sia i tre attracchi intermedi si trovano in prossimità di siti di interesse turistico. Ai Murazzi – il punto d’inizio della navigazione, nel cuore del centro storico – è prevista anche la realizzazione di un “River center”: nientepopodimeno. E’ descritto come “un hub di informazione, condivisione, esperienze da vivere a stretto contatto col fiume”, qualunque cosa questo significhi. Potrà inoltre ospitare eventi, attività ed iniziative di valorizzazione turistica.
La fermata successiva, il borgo medievale, è in corrispondenza, oltre che con il borgo stesso, con il castello del Valentino, che fu una residenza sabauda, e con l’annesso parco. La terza tappa, Italia 61, conduce al Museo dell’Automobile. Consente anche di ammirare aree verdi lungo il fiume e gli stupendi edifici in disuso costruiti per l’Esposizione internazionale del lavoro, in coincidenza con il centenario della proclamazione dell’unità di Italia, avvenuta a Torino il 17 marzo 1861. Attendono da decenni la meritata riqualificazione.
Abbandonato il territorio comunale di Torino, l’itinerario tracciato per la navigazione turistica sul Po prosegue a Moncalieri con l’attracco di Borgo Vallere, in corrispondenza di un parco fluviale. Infine, il capolinea di Borgo Navile conduce al pregevole centro storico di Moncalieri e ad un’altra ex residenza sabauda, il castello – appunto – di Moncalieri.
Bisognerà ovviamente ripristinare quel che resta dei vecchi attracchi e realizzarne di nuovi. Serviranno anche le colonnine di ricarica per i motori elettrici dei battelli ed una darsena per il ricovero delle imbarcazioni. Così – almeno si spera – i battelli saranno al riparo e in caso di piena non faranno più naufragio come nel 2016. La darsena sarà più o meno a metà del percorso, ancora a Torino ma ormai al confine con Moncalieri. Si troverà nella zona di Italia 61, a ridosso della passerella “Turin marathon” che collega le opposte sponde del fiume.