
Dal Recovery Found potrebbero arrivare fondi per portare avanti il progetto di sistemazione a corrente libera del fiume Po: a dirlo è Luigi Mille, direttore di Aipo (agenzia interregionale per il fiume Po), che ha seguito fin dall’inizio la partita. L’obiettivo, ambizioso, è rendere il fiume navigabile 340 giorni l’anno, con 2 metri e 20 di tirante.Per ora si sta lavorando “in Emilia Romagna e Veneto, dove siamo impegnati con progetto definitivo, con interventi finanziati” spiega Mille. “Contiamo di partire nel 2021, con 15 milioni di euro. Ma siamo impegnati a portare a casa finanziamenti dall’Unione Europea, che interessano anche il tratto Lombardo”.
In Lombardia, tuttavia, non si è ancora fatto molto: “Per il tratto lombardo i progetti sono pronti, contiamo di avere presto finanziamenti a livello Ue” spiega Mille. Tuttavia “Non ci siamo fermati: nel 2019 abbiamo inaugurato la conca Valdaro, che permette di arrivare da Mantova al Mare. E abbiamo appena realizzato la conca di Isola Serafini, che consente il passaggio al tratto superiore del Po a monte di Cremona”. In questo scenario, “il tratto Cremona-Foce Mincio diventa fondamentale e strategico, per completare il collegamento fino all’Adriatico” spiega ancora Mille. Il progetto per questo tratto, che “costa circa 700 milioni di euro, sarà essenziale”. Visti gli importi decisamente elevati, “si può procedere per step: con un centinaio di milioni possiamo già migliorare di molto il livello di navigabilità”.
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