
“La Rete per la Giustizia Climatica è un soggetto collettivo nato dall’unione d’intenti dei movimenti ed associazioni ferraresi che si occupano principalmente delle tematiche ecologiche, il suo obiettivo è la creazione di un percorso comune, che risvegli le coscienze delle persone e le inviti ad agire partendo dall’emergenza climatica ed ecologica, per arrivare ad ottenere quanto più benessere e salute personale, sociale ed ambientale”. Con queste premesse la Rete per la Giustizia Climatica ha mosso i suoi primi passi nella provincia ferrarese, dando vita a importanti relazioni tra le più virtuose realtà ambientaliste del territorio, organizzando incontri e dibattiti, promuovendo petizioni e report di matrice ambientale e, infine, collaborando con le amministrazioni.
Mercoledì 4 novembre i membri della Rete Giustizia Climatica si sono riuniti nel Tavolo verde, il tavolo di coprogettazione richiesto dagli ambientalisti e fortemente voluto dall’assessorato ambiente del comune, che si occuperà specificatamente di risolvere i problemi connessi alla gestione del verde pubblico urbano. La riunione si è tenuta obbligatoriamente online per ragioni legate alla pandemia. All’incontro ha partecipato il primo promotore del tavolo, l’Assessore all’Ambiente Alessandro Balboni, nonchè numerosi tecnici impegnati negli uffici che direttamente o indirettamente incidono sulla cura del verde pubblico comunale, da Ferrara Tua, all’Ufficio Verde.
Balboni dichiara dalla sua pagina Facebook che “questo è il primo passo di un percorso partecipato che consentirà all’amministrazione e a tanti cittadini di co-progettare e co-creare numerosi percorsi condivisi, sempre per il bene della nostra città”. L’Assessore ha reso noto che la Giunta si stia muovendo per approvare una variazione in bilancio, che aggiungerebbe somme cospicue alla voce della gestione e manutenzione del verde pubblico.
“E’ il caso di riconoscere che la rete si sta espandendo, divenendo una realtà importante della sfera pubblica ferrarese – sostiene Letizia Piras, attivista e portavoce del movimento – l’assessore e la giunta condividono i nostri intenti e finalità, speriamo che il primo progetto concreto del Tavolo Verde funga da modello di collaborazione virtuosa tra cittadini e amministrazione, così da essere emulato anche in altre materie”.

Il tavolo verde si occuperà innanzitutto del bando, prossimo al rinnovo, che disciplinerà l’appalto dei lavori inerenti il verde pubblico urbano alle società di gestione private. In questi ultimi anni gli ambientalisti lamentano un peggioramento evidente della gestione del verde ferrarese. Gabriella Sabbioni, della Voce degli Alberi, sostiene che “in occasione di ogni temporale, grossi alberi adulti si schiantano al suolo, troppi alberi vengono malamente manutenuti, le potature sono spesso invasive, ancora si continua a permettere la dannosa pratica della capitozzatura, a fronte di divieti di legge e scarsissimi se non nulli controlli sull’operato delle società che eseguono i lavori. La mente non sa spesso cosa fa il braccio, per questo vogliamo collaborare con l’amministrazione, cambiare le regole del gioco e rendere il sistema più efficiente e rispettoso del territorio”.
I prossimi passi riguarderanno la formalizzazione del processo di cooperazione tra la Rete Giustizia Climatica e il Comune di Ferrara, si passerà poi a dare inizio ai lavori per migliorare, un problema alla volta, la qualità ambientale del nostro territorio.
L’invito finale della Rete si rivolge direttamente ai cittadini: “chiunque sia interessato a partecipare a questo importantissimo processo, portando il proprio contributo, sappia che le nostre porte sono sempre aperte, contattateci perchè il miglior momento per piantare un albero era 20 anni fa, il secondo miglior momento è ora! Abbiamo bisogno della collaborazione e dell’aiuto di tutti”.