
In occasione della seduta odierna dell’Osservatorio crisi idriche, ai fini di
- sostenere le portate del Po nel tratto di valle per assicurare l’uso idropotabile della Provincia di Ferrara, della Provincia di Ravenna e della Provincia di Rovigo
- contrastare la risalita del cuneo salino nelle acque superficiali e sotterranee
- ridurre i rischi di potenziali impatti negativi sullo stato ambientale dei corpi idrici ai sensi della Direttiva 2000/60/CE
l’Autorità Distrettuale del fiume Po-Ministero della Transizione Ecologica ha deciso di adottare le seguenti misure
- riduzione del 20% dei prelievi irrigui a livello distrettuale rispetto ai valori medi dell’ultima settimana;
- aumento dei rilasci dai grandi laghi alpini (Maggiore, Como, Iseo, Idro e Garda) pari al 20% rispetto al valore odierno;
- verifica da parte della Regione Piemonte (con particolare riguardo al bacino del Toce) e della Regione Valle d’Aosta della possibilità di rilasci aggiuntivi giornalieri dagli invasi idroelettrici, in analogia a quanto già effettuato in Regione Lombardia e nella Provincia autonoma di Trento.
Le Regioni pertanto sono invitate ad assumere, nelle opportune sedi decisionali, provvedimenti adeguati per l’attuazione delle misure suddette.
Comunicato stampa dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po-Ministero della Transizione Ecologica del 30 giugno 2022