Home in Vetrina La Moncalvi di Pavia tra nautica e motolance

La Moncalvi di Pavia tra nautica e motolance

1119
0
CONDIVIDI

Una storia che attraversa gran parte del secolo scorso, fino ad arrivare agli anni Ottanta. Una delle più importanti, nata da un’idea dell’ingegnere Paolino Moncalvi, del dottore Giulio Oehl, dell’ingegnere Mario Cozzi e di Giacomo Aprile, fu la ditta Ing. Moncalvi & C, fondata nel dicembre del 1905 ampliando una preesistente officina, in viale Canton Ticino, dove oggi si trova la sede del quotidiano locale “La Provincia Pavese”.

La ditta all’inizio era impegnata nella lavorazione del ferro, soprattutto per il mondo della carpenteria e in pochi anni arrivò al numero di oltre 200 dipendenti e un’estensione di 8000 mq. Per le esigenze del mercato la Moncalvi avviò la progettazione e produzione di specifici macchinari destinati alla movimentazione e pompaggio delle acque. All’inizio degli anni Trenta la ditta ricevette importanti commesse di lavorazione per la costruzione di pompe e accessori per turbine dalla Riva di Milano, allora leader per lo sfruttamento delle acque in centrali idroelettriche.

La presenza della Moncalvi in una città bagnata da un fiume ha sicuramente influenzato il suo genio progettuale, al punto che, grazie all’esperienza maturata con la realizzazione locale di scafi per la navigazione fluviale, la Società riceve nel 1941, dalla Regia Marina, la commessa per la costruzione di 100 motolance, da destinare al progetto di sbarco ed invasione di Malta, denominato “Operazione C3”.

Il progetto globale prevedeva la realizzazione di 100 esemplari, tuttavia le prime, ed uniche, unità varate nella primavera 1942 furono 9, con denominazione da ML 654 a ML 662. Lunghe 14 metri fuori tutto, dal dislocamento di 15,5 tonnellate, armate con una mitragliera da 13,2 a prora e in grado di sviluppare, grazie a due motori Diesel, fino a 12 nodi di velocità massima, potevano trasportare, oltre ai 9 uomini d’equipaggio, 30 militari pronti per lo sbarco, alloggiati in una “vasca” centrale scoperta attrezzata con una rampa prodiera (passerella d’arrembaggio).

Varate sul Ticino il loro trasferimento operativo ebbe una navigazione particolare: dal Po passarono in Adriatico che discesero raggiungendo lo Ionio, passato lo stretto di Messina, raggiunsero il porto di Gaeta dove rimasero fino alla fine dell’estate 1942 quando furono trasferite a Livorno. Il 10 novembre 1942 fu dato l’ordine di occupare militarmente la Corsica, ed il Reggimento San Marco fu lì trasferito con le 9 motolance della 3° Flottiglia, e con altre 137 altre unità navali. Lo sbarco avvenne a Bastia il pomeriggio dell’11 novembre 1942. Il giorno successivo la 3° Flottiglia era di nuovo nella base di Livorno.

Lo scalo di alaggio, presente in zona Confluente, vide la messa in acqua di importanti realizzazioni, draghe, traghetti, bettoline per il trasporto fluviale. Ogni varo era una festa e spesso, a fatica, si riusciva a trattenere il pubblico festante. Nel dopoguerra la Moncalvi proseguì progetti e programmi rivolti alla realizzazione di natanti, con lo scopo di usi prettamente operativi e per il trasporto passeggeri. In questo settore la Moncalvi lavorò ad alcune della più belle motonavi, in servizio fino a pochi anni fa sui laghi Maggiore e di Como.

Negli anni Sessanta la Moncalvi acquisì due prestigiosi marchi per la distribuzione di macchinari nel settore cantieristico, l’inglese Jcb, e la francese Manitou. Con l’inizio degli anni Ottanta la crisi del settore energia prodotta da fonti idroelettriche condusse al declino della Riva Calzoni e di conseguenza quello della Moncalvi: per la Società Pavese fu l’inizio della fine. Nel 1985 la Società Draghe Lario, ancora oggi leader nel settore delle pompe draganti e pompe verticali cantilever, acquisì il marchio Moncalvi, liquidò i dipendenti, portando alla fine dello storico marchio pavese.

Immagini

In copertina: scivolo in cemento, usato la ditta Moncalvi per varare le sue navi; si noti sullo sfondo il Ponte Coperto, a destra l’idroscalo della linea di idrovolanti Torino-Pavia-Venezia-Trieste, e la cupola del duomo della città

Foto sopra: traghetto San Carlo, costruito nel 1951 dai Cantieri Moncalvi di Pavia, oggi trasformato in hotel.

Foto sotto: catalogo Moncalvi