
La sola provincia di Bologna, con i suoi 1,17 ettari al giorno consumati di media nell’ultimo decennio, è la quarta provincia per consumo di suolo a livello nazionale, dopo Roma, Torino e Brescia.
L’Emilia-Romagna è la quarta regione in Italia per quantità di suolo consumato nel decennio 2001-2011, con i suoi 4,2 ettari al giorno di media: prima vengono la Lombardia con 6,2 ettari al giorno, il Piemonte con 5,1 e il Veneto con 4,4 ettari.
A documentarlo è Paola Bonora, professore ordinario di geografia all’Università di Bologna e presidente del comitato scientifico dei Gruppi di Azione Fluviale, fondatrice assieme a Walter Vitali di “Laboratorio Urbano” nell’Atlante del consumo di suolo per un progetto di città metropolitana, che verrà presentato domani, martedì 9 aprile alle ore 9, all’Oratorio di San Filippo Neri in Via Manzoni 5 a Bologna.
“Paesaggi di cemento e d’asfalto, il territorio preda dell’incuria e del dissesto, economie minacciate dalla sovrapproduzione edilizia. Consumo di suolo è la formula che riassume la condizione drammatica del dilagare disordinato dell’urbanizzazione. Un fenomeno che va analizzato, misurato e combattuto. Proponiamo alternative all’edificazione continua e all’invasione dei terreni agricoli. Fermare il consumo di suolo significa riutilizzare gli spazi già occupati, riqualificare in senso energetico il patrimonio esistente, ripensare la cultura del territorio e della sua salvaguardia”