Home in Vetrina A Pavia il Palio del Ticino: le origini del Gran Pavese

A Pavia il Palio del Ticino: le origini del Gran Pavese

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Il 22 maggio del 1431 sul fiume Po, nelle vicinanze di Cremona, si combatté una grande battaglia fluviale. Le navi di Filippo Maria Visconti signore di Milano, guidate da Pasino degli Eustachi, pavese e capitano generale del Naviglio ducale e della Darsena, si scontrarono con i vascelli della Repubblica di Venezia, comandati da Nicolò Travisano riportando una grande vittoria. I veneziani, dicono le cronache del tempo, persero 28 galee e 2.500 uomini.

Per avvisare i pavesi della vittoria, le navi della flotta viscontea tornarono in città issando ogni genere di bandiera colorata e addirittura alcune uniformi tolte al nemico. Da qui il termine di Gran Pavese, che consiste nell’issare da prua a poppa delle navi una serie di bandiere in occasione di saluto o di festa.

Nella ricorrenza di questa battaglia fluviale si è consolidata a Pavia la tradizione del Palio che, nel corso degli anni, è diventato il Palio del Ticino.

Il programma

Il tradizionale Palio del Ticino comincia sabato 9 giugno alle 10.30, con un araldo che, dal castello Visconteo, percorre il centro di Pavia annunciando la vittoria dello scontro tra Pasino degli Eustachi e Nicolò Travisano. Continua domenica 10 giugno alle 10.30, nella basilica di San Michele, con la cerimonia di benedizione del drappo, che quest’anno è realizzato dall’artista Alessandra Ferrerio.

A partire dalle 10.30 di domenica vengono poi allestite bancarelle di mestieri e tradizioni medievali, oltre che un vero “campo d’armi” in piazzale Ghinaglia. Alle ore 16.30 c’è la sfilata del corteo storico con il duca Filippo Maria Visconti, armigeri, cortigiane e popolane che, dal castello Visconteo, attraversano Strada Nuova, il Ponte Coperto, arrivando alle rive del fiume e dando il via alla gara dei barcè.

Le squadre che si sfidano sono sei: il Club Vogatori Pavesi, la Motonautica, la Canottieri Ticino, la Battellieri Colombo, il Cus Pavia e la Barcela. All’ombra del Ponte Coperto iniziano a fronteggiarsi con una gara di tiro con l’arco. Dopodiché salgono sulle barche, arrivano all’altezza della sede del Club Vogatori Pavesi e tornano indietro fino alla statua della Lavandaia. La somma dei punteggi ottenuti con il tiro con l’arco e con le imbarcazioni determina il vincitore del drappo, l’anno scorso consegnato al Club Vogatori Pavesi.