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Casale: una voce Wikipedia per il Parco e Vivaio Eternot

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Internet ha senza dubbio modificato il modo in cui cerchiamo informazioni e risposte alle più svariate domande. Non più enciclopedie, dizionari, libri e giornali. Si digita nel nostro motore di ricerca la parola o le parole chiave e velocemente si ottiene una risposta. Più correttamente si ottengono una serie di risposte, più o meno pertinenti. Spesso e volentieri tra queste, quasi sempre tra le prime risposte, si trova una pagina di wikipedia.

Non stupisce visto che wikipedia è tra i dieci siti più visitati al mondo. Tutti possono aggiungere una voce che si pensa possa essere utile.  Ecco che a Casale hanno pensato di redarre la voce Parco e Vivaio Eternot. Chi e come se ne occuperà? I giovani. Allo scopo è stato emanato bando apposito: ragazzi e ragazze dai 14 ai 18 anni, domiciliati in Monferrato, in forma individuale o a piccoli gruppi di max tre partecipanti, possono proporre una propria versione della voce che verrà poi inserita su wikipedia.

La giuria sarà composta dal Sindaco di Casale Monferrato Federico Riboldi, da Giuliana Busto la Presidentessa di Afeva, l’Associazione Familiari Vittime Amianto, da Gea Casolaro l’artista che ha firmato il Vivaio Eternot, da Vittorio Giordano Presidente di Legambiente Casale e il lavoro sarà premiato da un piccolo compenso in denaro.

Sarà premiato l’elaborato che saprà raccontare nel modo più esaustivo possibile sia il Parco sia il Vivaio, luogo con una fortissima carica simbolica visto che proprio sul terreno bonificato del Parco sorgeva lo stabilimento dell’Eternit, inaugurato nel 1907 e chiuso nel 1986. Quasi 80 anni di produzione di manufatti di amianto-cemento tra cui le tristemente note “onduline” che ancora oggi è possibile ritrovare in edifici, non solo privati ma anche pubblici. Luogo non lontano dalle rive del nostro fiume, lungo la strada per raggiungere il comune di Morano sul Po.

Il Parco Eternot, è stato inaugurato il 10 settembre 2016, il Vivaio invece ha preso vita poco tempo dopo: l’artista Gea Casolaro vinse il bando indetto nella primavera dello stesso anno con un monumento vivente, appunto il Vivaio di Davidia involucrata pianta conosciuta anche come “albero dei fazzoletti” (nella foto). In questo stesso nome risiede la ragione del perché la scelta del tipo di pianta sia ricaduta proprio sulla Davidia.

La scadenza per l’invio degli elaborati è fissata alle ore 12 del 29 maggio.