
Abbiamo cominciato quasi per gioco: per pura affezione di questo grande fiume e per la simpatia della sua gente. Poi abbiamo iniziato a navigare in acque dolci e a conoscere luoghi particolari e persone che ci hanno, con le loro storie, cambiato la vita. Abbiamo raccontato storie belle, quasi belle ma anche tragiche di questo nostro “Mondo Piccolo”: uno dei pochi posti al mondo dove è più facile ritrovare se stessi e cogliere l’armonia discreta e a volte clandestina di un vivere diverso e più coerente. E oggi, dopo un anno e mezzo, ci troviamo ad essere responsabili e coinvolti nell’avventura quotidiana dei paesi del Po e di tutti quelli che li abitano. Una comunità di 4.000 persone che in quest’anno ha letto 100.000 pagine di questo giornale è un buon inizio per fare cose utili per questo territorio che troppo spesso conosce soprattutto emergenza e degrado. Tutti insieme saremo sempre di più protagonisti della nostra storia, capaci di scrivere le nostre idee e le nostre ambizioni e in grado di rivendicare il futuro che vogliamo. Grazie a tutti voi che ci leggete.