
Riportiamo questo intervento rivolto ai media del Presidente del Cda Porto-Polo Logistico di Cremona Srl
All’indomani della approvazione della legge cosiddetta “svuota province” rivolgo un accorato invito ai Media locali a inserire la domanda sul futuro destino del Porto e dell’Area Industriale di Cremona nel dibattito fra i candidati Sindaci. Alle province declassate e svuotate resterà la competenza sui “trasporti locali”, ma appare evidente come la futura gestione della infrastruttura idroviaria più importante d’Italia, il Porto di Cremona e Canale Navigabile fino a Pizzighettone, necessiti di una attenzione particolare .
Nel 2006 il Porto di Cremona venne “scaricato” da Regione Lombardia alla Provincia di Cremona, che lo ha gestito al meglio pur con risorse insufficienti e avvalendosi della fondamentale collaborazione dei Privati di “Porto-Polo Logistico”. Se è vero come dice il nostro giovane premier che “bisogna correre per recuperare” allora rilanciamo subito il progetto per l’Autorità Portuale di Cremona, un soggetto agile e leggero gestito insieme da Comune di Cremona, Regione e Privati capace di attrarre investimenti sul nostro principale “Asset” Industriale, reso competitivo dal raddoppio in costruzione del binario Cremona – Cava e dal nuovo Terminal ferroviario portuale progettato dai privati della “Porto-Polo Logistico”.
Giorgio Mario Albera, Presidente del Cda Porto-Polo Logistico di Cremona Srl