
Egregio Direttore,
sono sempre stato affascinato da quest’opera colossale, inaugurata il 12 aprile 1866 dopo meno di tre anni di lavori per costruire una grande via d’acqua lunga quasi 90 km; dal Fiume Po a Chivasso, in provincia di Torino, al Fiume Ticino a Galliate in provincia di Novara. E’ un’opera che desta ancora meraviglia nell’intera Europa tant’è la sua maestosità; una vera autostrada dell’acqua che attraversa la Dora Baltea con un maestoso ponte canale e sottopassa poi La Sesia con una tomba sifone credo unica nelle opere idrauliche e irrigue. Il prossimo 12 aprile 2016 ricorrerà il 150° anniversario della sua entrata in servizio.
Il Canale Cavour è forse la maggiore opera irrigua d’Europa, la sua costruzione nasce dalla mente e dalla genialità del più Grande Statista della Storia d’Italia; il Conte di Cavour anche se Lui non ebbe modo di vederla compiuta per la Sua prematura morte avvenuta a Torino il 7 giugno 1861.
Il Canale fu costruito per irrigare un ampio comprensorio agricolo tra Novarese e Lomellina che soffriva di una atavica siccità, con le acque del fiume Po in virtù di una idea seicentesca del Padre Domenicano Tommaso Bertone da Cavaglià ma per le sue complicazioni, mai attuata. Le acque del Cavour quindi portarono un grande beneficio per quelle terre, per quelle risaie che con il vercellese e la Baraggia sono conosciute come “LA PATRIA DEL RISO”. Un riconoscimento a livello internazionale.
La Storia di questa via dell’acqua è molto travagliata e per alcuni aspetti vede anche il Conte di Cavour in contrasto con l’opera stessa; ma poi dopo una serie di chiarimenti, divenne il suo più grande sostenitore e si impegnò con tutte le Sue forze per approvarla pienamente.
Inizialmente in assenza di una rete distributiva poi attuata in seguito, molte delle acque prelevate dal Po venivano scaricate ne Ticino senza poterle utilizzare. La successiva costruzione dei due più importanti diramatori, il Quintino Sella che da Veveri nei pressi di Novara raggiunge Cilavegna e dal suo partitore si dirama in due altri corsi d’acqua; il Mortara e il Pavia. Come pure il Diramatore Vigevano che da Galliate raggiunge le campagne Lomelline diramandosi in altri corsi d’acqua.
Straordinaria anche l’idea di usare le acque dei canali per produrre energia elettrica e restituirle nuovamente alla funzione irrigatoria. Molte le centraline lungo il corso dei Canali.
Ovviamente non è solo il Fiume Po a fornire le sue acque, perché se così fosse la funzione irrigatoria di questo vasto comprensorio si vanificherebbe per le magre estive. Ecco quindi che a Saluggia con il Canale Farini si prelevano le acque della Dora Baltea per rimpinguare la portata del Cavour come pure a San Germano Vercellese, il Naviglio di Ivrea cede parte delle sue acque ancora della Dora Baltea prelevate a Ivrea.
A Recetto in sponda sinistra della Sesia sono le acque provenienti dal Fiume Ticino a rimpinguare la portata del Cavour tramite il diramatore Alto Novarese e a Veveri (nei pressi di Novara) con il Regina Elena che in quel punto termina il suo corso e riversa totalmente la sua portata nel Cavour.
Quindi si tratta di un’opera geniale e colossale allo stesso tempo che ha dato vita al più grande comprensorio risicolo italiano e europeo; la cosidetta PATRIA del RISO.
Ho percorso, in compagnia di mia moglie, tutto il suo tracciato e armato di fotocamera, ho scattato molte fotografieche ho poi pensato di tradurre; immagini e storia di questa grandiosa opera, in QUATTRO FILMATI (1°, 2°, 3° e 4° parte) che la raccontano. La voce narrante è del sottoscritto, non avevo di meglio a disposizione visto il carattere artigianale del lavoro, e la dote della sintesi purtroppo non mi appartiene. Spero comunque possa essere di Vostro gradimento.
A darmi lo spunto per questa iniziativa da dilettante allo sbaraglio e senza alcuna presunzione, è stata semplicemente la mia ammirazione per il Conte di Cavour e per la grandiosità di questa colossale opera irrigatoria; oltre al fatto che Cavour, seppure per poco tempo, fu anche Consigliere Comunale di Trino. Per me è un ulteriore motivo di grande orgoglio.
I QUATTRO VIDEO sono su YouTube, basta digitare sulla riga in alto della pagina web il mio nome: giovanniravasenga. Comparirà il box del mio canale con la mia fotografia, basta cliccarlo e aprirlo e Vi compariranno tutti i video caricati e tra i quali i QUATTRO che raccontano la Storia del Canale Cavour.
Oppure andate direttamente ai link seguenti:
https://www.youtube.com/watch?v=w1Alc8o9OuU 1° parte
https://www.youtube.com/watch?v=MOI4otz8B8U2° parte
https://www.youtube.com/watch?v=A0lQHunNIoA3° parte
https://www.youtube.com/watch?v=53E2GbwGKg0 4° e ultima parte
Con questo modesto lavoro ho voluto rendere omaggio innanzitutto al più Grande Statista della nostra Storia; il Conte di Cavour, ma anche al Geniale Agricoltore di Leri, nelle risaie di Trinoluoghi storici ormai preda dei rovi, dei vandalismi e della più totale indifferenza dello Stato innanzitutto. Ma è anche un omaggio ai Personaggi che, dopo Cavour, sono stati i fautori della moderna irrigazione e di questa grandiosa opera; Francesco Rossi, Carlo Noè, Quintino Sella, Carlo Negroni, Giacomo MaletaPlezza, Giuseppe Garanzini e tanti altri..
Infine, questo lavoro lo dedico alla moltitudine di uomini e di donne che ancora giornalmente sono impegnati, all’Est e all’Ovest della Sesia, a governare le sue acque e a salvaguardare e mantenere in piena efficienza questa grandiosa opera ancora ammirata e invidiata dall’Europa interae che “festeggia”, in piena efficienza, i suoi primi 150’anniancora al servizio dello sviluppo agricolo e risicolo della PATRIA del RISO. Un vanto dell’Italia.
Trino, 9 aprile 2016
Giovanni Ravasenga (Consigliere Comunale di Trino)
giovanniravasenga@ravasenga.it