
Oltre quindici anni fa, nel cortile dell’asilo di Ostellato i primi gufi stabilirono il proprio roost che, in gergo tecnico, indica il dormitorio di questi uccelli notturni, il luogo dove si appollaiano alle prime luci dell’alba e rimangono a riposare.
L’arrivo di questi ospiti particolari provocò inizialmente una certa apprensione tra i genitori dei bambini, impauriti dal presunto pericolo che i gufi potevano costituire per i figli. Molti erano preoccupati che le borre, il rigurgito giornaliero di ciò che non viene digerito dai rapaci, potessero insudiciare i giochi dei bambini.
Angela Bellini, guida ambientale e volontaria della Lipu, che da tutta la vita si dedica alla difesa degli animali e del territorio in cui abita, nel 2005 ha deciso di attivarsi a tutela di questo “dormitorio d’eccezione”.
“E’ stata una piccola battaglia”, conferma l’attivista che, abitando di fronte all’asilo, si era subito offerta volontaria per pulire lo spazio giochi, ogni mattina. “Ma nel giro di poche settimane, nonostante avessi anche ufficializzato la mia offerta di collaborazione gratuita per la pulizia dell’asilo, l’amministrazione comunale fece installare rumorosi, quanto inutili, dissuasori acustici e meccanici”.
Gli effetti sortiti da questi strumenti sono stati pressoché nulli e i gufi non hanno lasciato il roost. Si sono limitati a spostarsi, non senza qualche disturbo, sugli alberi più riparati, posti al di fuori della portata di rumori e fruste ad aria compressa.
Non sempre la politica si dimostra sensibile all’ambiente, è più frequente che tenti di accaparrarsi il facile consenso delle famiglie preoccupate, ma per fortuna gli attivisti come Angela non demordono facilmente. E’ lei, infatti, l’artefice dei cosiddetti “gufo-raduni”, realizzati coi tanti amici appassionati di birdwatching, per manifestare l’interesse della collettività alla conservazione del dormitorio dei rapaci.
Le varie manifestazioni attirarono l’attenzione delle associazioni ambientaliste locali e nazionali ed in breve tempo al comune arrivarono centinaia di mail e lettere di protesta, che rivendicavano la necessità di lasciare la colonia di gufi lì dove aveva scelto di ripararsi.
Nonostante gli sforzi profusi dagli ambientalisti, il braccio di ferro con l’amministrazione continuò, sino a giungere all’estrema, quanto opinabile, soluzione di potare e abbattere gli alberi che fungevano da posatoi.
Solo gli interventi e i report frequenti della Lipu e di Emilio Nessi, storico giornalista di Rai2, favorirono la sospensione dei lavori. “Ma fu anche grazie ai birders, ai fotografi, ai forum naturalistici e alle associazioni ambientaliste locali”, come conferma Angela, che si riuscì ad incidere sulle decisioni assunte dall’amministrazione.

“Grazie alla testardaggine dei gufi, il roost è rimasto attivo nel corso di diversi inverni e per fortuna, nel frattempo, molti compaesani sono cambiati, nel senso che hanno cambiato idea su questi splendidi uccelli e si sono affezionati a loro – fa sapere Angela – tanto che oggi indicano a birders e fotografi dove avvistarli, tengono monitorati i voli e i rientri ai pini e partecipano ai miei censimenti serali”.
Da minaccia presunta, i gufi sono diventati una piacevole compagnia per tutti i frequentatori della zona, ma non solo, si pensi che il bar che sorge vicino all’asilo è stato ribattezzato dai birders come “bar dei gufi”, e nei gruppi di appassionati è ormai celebre in tutta Italia.
Oggi amministrazione e parrocchia permettono ad Anna di entrare regolarmente per pulire lo spazio giochi dalle borre, la ringraziano e sono soddisfatti del lavoro che svolge. Alla fiera del Birdwatching di Comacchio, nel 2016, per l’enorme lavoro profuso, l’attivista ha ricevuto il premio nazionale Lipu per aver protetto il roost e per aver fatto comprendere alla collettività l’importanza di questi animali, protetti dalla legge.
Pare che anche i gufi negli ultimi anni siano soddisfatti del proprio dormitorio, tanto che durante l’inverno 2016 un censitore abilitato ne ha contati ben 51, un record per la colonia. Questo inverno 2019/2020 invece, sono diminuiti ad una trentina, probabilmente a causa delle temperature medie piuttosto miti.
Angela Bellini ha vinto le sue battaglie in difesa di questi splendidi animali, sensibilizzando politica e cittadinanza. Oggi, mirando il roost che ha salvato, è consapevole di essere lei l’unica e sola “Signora dei Gufi”.