
Sarà la foresta più grande della provincia di Mantova. Oltre 200 ettari di terreni in riva al Po tra Sustinente, Serravalle e Ostiglia riqualificati e dove sono stati piantumati 228 mila alberi: pioppi bianchi e neri, salici, querce, frassini, carpini, olmi, biancospino, palla di maggio e rovi. Il tutto sulle isole Cirene, Mafalda e Rodi.
Con la conclusione del terzo intervento di forestazione della golena Isola Cirene si completa l’operazione iniziata nel 2007 e che ha già visto il recupero delle Isole Rodi e Mafalda.
La provincia di Mantova, tra le province lombarde di pianura, risulta essere quella meno dotata in termini di superfici forestali con un indice di boscosità che non raggiunge neppure l’1% della superficie complessiva provinciale. Da qui l’idea di incrementare il patrimonio boschivo attraverso la forestazione a scopo ecologico e naturalistico delle aree demaniali del fiume Po.
Quest’anno la conclusione dell’ultimo dei tre stralci funzionali programmati che hanno potuto contare su un finanziamento di Regione Lombardia nell’ambito del progetto “10.000 ha di nuovi boschi e sistemi verdi multifunzionali”. La scelta del Fiume Po ha rappresentato una priorità per questo intervento: dal 1950 ad oggi, nelle golene del grande fiume, da Torino al delta, sono stati sottratti 10 mila ettari per ricavarne aree agricole e urbanizzate, cave e cantieri a scapito delle coperture vegetali permanenti e delle aree naturaliformi.
Il progetto di forestazione dell’isola Cirene, sviluppato su circa 46 ettari ha richiesto un investimento di 1.235.527 euro, scrive la Gazzetta di Mantova, di cui il 90% a carico di Regione Lombardia e il restante 10% carico della Consorzio Forestale Padano in qualità di soggetto attuatore, a cui la Provincia ha concesso le aree. L’importo comprende le spese di impianto di alberi e arbusti e le successive manutenzioni per i primi cinque anni.