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Eccezionale avvistamento del branco di lupi di Campotto

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In rete sta impazzando il video dell’eccezionale avvistamento di sette giovani lupi, registrato qualche giorno fa da un cacciatore, nel bosco di Campotto, presso le Valli di Argenta. Gli animali sono monitorati costantemente dall’Ente Parco Delta del Po e si sa che appartengono tutti alla medesima cucciolata, nata proprio quest’anno.
Sono i sette discendenti di una ben nota coppia di adulti, che da qualche tempo ha deciso di stabilirsi nel ferrarese e a cui è stato anche dato un nome: Anna e Marco. Come la canzone di Lucio Dalla.
Si tratta di un importante ritorno faunistico per questa specie selvatica, che mancava nei territori della bassa da quasi due secoli. E’ pur vero che da alcuni anni si è assistito ad avvistamenti sporadici di probabili esemplari di passaggio, ma questa volta sembra evidente che nelle valli argentane si stia consolidando ed accrescendo una piccola comunità di lupi stanziale.

I selvatici hanno deciso di stabilirsi nel dedalo di canali compresi tra il fiume Reno, il torrente Idice e il Sillaro, cacciando attraverso gli oltre 1.500 chilometri quadrati di valli, tra le casse di espansione della Bonifica Renana. Si tratta di un’area naturale protetta che conserva ancora in parte intatto l’habitat paludoso, tipico del basso corso del Po. Un territorio che alterna zone umide, zone bonificate, corsi d’acqua e campi coltivati.

Proprio grazie a questi siti, che godono di particolari tutele e vincoli di gestione, possiamo oggi apprezzare qualche timido ritorno faunistico, che rappresenta una speranza non indifferente per il futuro e la biodiversità.
Il fatto che da una coppia di esemplari siano nati e stiano crescendo in salute ben sette cuccioli è un segnale di quanto l’ambiente sia loro favorevole, soprattutto per quanto concerne la disponibilità di prede.
I ricercatori, dopo aver analizzato le deiezioni dei lupi, confermano come la loro dieta si basi principalmente su nutrie, lepri, caprioli ed uccelli d’acqua. Questi super predatori, all’apice della catena alimentare, si dimostreranno, forse, ottimi alleati nel contrasto biologico alla diffusione della nutria.

Il ritorno del lupo di pianura non è da considerarsi un evento casuale. L’ISPRA conferma infatti che, aumentando le tutele a protezione di questa specie selvatica, è aumentato negli ultimi decenni anche il numero degli esemplari, diffusi ormai nell’intera zona montana e pedemontana e, recentemente, pure nel Delta del Po.
Questo super predatore, abituato a percorrere centinaia di chilometri in cerca di prede, seguendo le migrazioni degli ungulati, può aver lasciato l’affollato Appennino Tosco Emiliano, per stabilirsi definitivamente nelle Oasi di Campotto, luogo in cui ha trovato riparo e cibo in quantità, perfetto per costituire una nuova comunità.
Tra le reazioni di stupore alla notizia del ritorno del lupo di pianura, non si sono fatte attendere anche le voci di coloro che temono per l’incolumità propria, dei bambini, o degli animali domestici.

Per ciò che concerne l’uomo, non si prospettano particolari problemi, il lupo è un animale assolutamente diffidente e schivo, che raramente azzarda contatti con le persone. Se lo fa, il principale motivo è quasi sempre la fame, problema che, per adesso nell’argentano, sembra non sussistere.
Per evitare che la notte i predatori si avvicinino alle abitazioni e magari abbiano spiacevoli incontri con gli animali domestici, basterà osservare qualche accorgimento: proteggere i propri animali da cortile, evitare di lasciare residui di cibo all’esterno per più giorni, svuotare periodicamente i contenitori dei rifiuti. Tutto quanto occorra per evitare la diffusione di odori che possano incuriosire gli animali selvatici.
Conoscendo e rispettando i lupi sarà possibile garantire una convivenza pacifica tra l’uomo e questi splendidi predatori, che dopo tanto tempo, con la loro selvaticità hanno conferito nuovo valore al significato di ambiente naturale.

Marco Falciano

dello stesso autore: https://ilgiornaledelpo.it/il-ritorno-dei-lupi-del-po/

vedi anche di Francesco Nigro: https://ilgiornaledelpo.it/il-lupo-visto-da-pochi-e-chiaccherato-da-molti/