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Draga, pirodraga, rimorchiatore

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Vi presentiamo la seconda puntata dei ritratti di natanti storici del Po.
Sono stati postati dall’amico Vittorino Malagò sul suo profilo facebook.
Grazie ancora per la gentile concessione!

Le draghe olandesi
Le draghe “Eridano” e “Po” sono state costruite nei cantieri olandesi Schiedam. Sono draghe auto-aspiranti refluenti mediante un disgregatore a lame rotanti, posto su uno scalo a prua dell’imbarcazione. Questo marchingegno, ruotando a forte velocità, è in grado di operare su fondali sabbiosi fino ad una profondità di circa 10 metri. Il materiale scavato viene aspirato da una pompa e scaricato a lunga distanza attraverso una tubazione sostenuta da zatterini galleggianti. Esternamente le due imbarcazione sono rimaste pressoché identiche, mentre l’apparato motore negli anni ha subito diverse modificazioni. Gli ultimi interventi risalgono agli anni ottanta, effettuati presso i cantieri navali Lucchese di Venezia.
L’”Eridano(foto in copertina) , iscritta all’Ispettorato di Porto di Ferrara con il numero di matricola 2V-4030 e trasferita nel 2016 all’Ispettorato di Porto di Boretto con il numero di matricola ER-1048, è stata costruita nel 1909. Ha una lunghezza di metri 31,71, una larghezza di metri 6,02 e una stazza lorda di 118,68 tonnellate. L’ultimo motore installato è un MWM a 4 tempi a gasolio del 1969 da 213 cavalli fiscali.
La “PO”, iscritta all’Ispettorato di Porto di Ferrara con il numero di matricola 2V-4035 e trasferita nel 2016 all’Ispettorato di Porto di Boretto con il numero di matricola ER-1049, è stata costruita nel 1908. Ha una lunghezza di metri 30,00, una larghezza di metri 6,00 e una stazza lorda di 118,68 tonnellate. L’ultimo motore installato è un Isotta Fraschini a gasolio del 1983 da 550 cavalli fiscali. In precedenza, l’apparato motore era un FIAT marino costruito nel 1947 ed avente una potenza di 152 cavalli fiscali. Le due draghe attualmente risultano di proprietà di una società di costruzioni navali.

Il rimorchiatore “Torino”, utilizzato per il servizio di rimorchio in acque interne e lagunari, è stato iscritto all’Ispettorato di Porto di Ferrara nel 1975 con il numero di matricola 2V-3179 e trasferito ed iscritto nel 2016 all’Ispettorato di Porto di Boretto con il numero di matricola ER-1109. Costruito nel 1963 dai Cantieri Navali Toffolo di Venezia, ha una lunghezza di metri 22,15, una larghezza di metri 5,02 e una stazza lorda di 58,98 tonnellate. E’ dotato, inoltre, di un motore Werke Mannheim a gasolio a 4 tempi da 190 cavalli fiscali. La funzione principale del rimorchiatore è quella di trainare i natanti per mezzo di funi di acciaio o corde in nylon legate a poppa secondo un particolare sistema. Lo si distingue dallo spintore, in quanto quest’ultimo è adibito alla navigazione con convoglio fissato a prua. Alcuni rimorchiatori storici del Magistrato per il Po, come il “Cremona” e il “Guastalla”, delle stesse caratteristiche del “Torino”, negli anni sono stati modificati e trasformati in spintori, in quanto questi ultimi risultano più agevoli da governare con determinati valori idrometrici e con configurazioni particolari di carico. Inoltre, lo spintore può essere utilizzato anche come rimorchiatore con evidenti vantaggi di multifunzionalità. Nel 2020, l’unità di navigazione “Torino” è stata cancellata dai registri e demolita.

La pirodraga “Secchia”, gemella della pirodraga “Parma”, era adibita al dragaggio in acque interne e lagunari. E’ stata iscritta all’Ispettorato di Porto di Ferrara nel 1975 con il numero di matricola 2V-4036.
Costruita nel 1933 dai Cantieri Navali di Venezia, ha una lunghezza di metri 34,69, una larghezza di metri 6,02 e una stazza lorda di 112,93 tonnellate. L’apparato motore è costituito da una motrice per propulsione e dragaggio a vapore di tipo composto con caldaia cilindrica a ritorno di fiamma. Le parti che formano lo scafo sono unite con chiodi battuti a caldo. All’epoca poteva imbarcare fino a un massimo di 15 persone, compresi i 5 componenti dell’equipaggio. Dopo essere stata ormeggiata per lunghi anni presso lo scalo del cantiere di Boretto, nel 1977 venne posta in disarmo e dichiarata ufficialmente “materiale mobile fuori uso”. Ora fa parte del “Museo del Po, della Navigazione Interna e del Governo delle Acque” situato presso il cantiere AIPo di Boretto (RE).
Vedi anche il nostro articolo Pirodraga, mototopo, betta portafango