Home Cattive Notizie Uccidete l’Allodola e i suoi piccoli amici!

Uccidete l’Allodola e i suoi piccoli amici!

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Il Piemonte ha da questo fine giugno una nuova legge di regolamentazione della caccia. La nuova normativa è stata inserita nella legge omnibus, un grande contenitore in cui alla fine è ricaduto anche questo argomento già in parte dibattuto a marzo perché inserito nel disegno di legge 83 “Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2020”.

Poi è arrivato il Covid, insieme a tantissimi emendamenti contrari alla proposta di legge.
Il 30 giugno è però stato votato a maggioranza il provvedimento che molto ha rivisto ma che sicuramente lascia l’amaro in bocca a chi si è battuto, 1800 sono stati gli emendamenti presentati dalle opposizioni – perché quello che era previsto non divenisse legge regionale.

Qualcosa è stato ottenuto ma non tutto. Il primo disegno di legge prevedeva l’inserimento di 15 nuove specie cacciabili. Alla fine otto son state salvate – merlo, pavoncella, moriglione, frullino, lepre variabile, mestolone, porciglione e combattente – ma sette nuove specie son diventate cacciabili: fischione, canapiglia, folaga, marzaiola, allodola, pernice bianca, codone.

Eppure anche per queste ci sono problemi di conservazione. L’allodola ad esempio, viene indicata “come in declino in Unione Europea, con status di conservazione sfavorevole a livello continentale, visto che la popolazione europea di questo uccello si è ridotta negli ultimi vent’anni del 50%”. Proprio l’allodola che tanta letteratura ha ispirato, con il suo canto melodioso che annuncia l’alba ma che soprattutto pesa dai 35 ai 45 gr, un soffio quasi.
Anche la Pernice bianca è in condizione di rischio con una riduzione di individui che sfiora il 50% a partire dal 2000. Uno dei simboli della montagna italiana, vive ad alta quota, sopra i 1800 metri soffrendo il cambiamento climatico che ne ha modificato e ridotto, l’habitat.
Pernice bianca e Combattente sono inserite tra le specie “particolarmente protette” dalla Direttiva Uccelli. Una salva, l’altra no.

Codone e Folaga risultano classificate come in declino in Europa, la Marzaiola, esattamente come Pernice bianca, Allodola, Canapiglia e Mestolone risultano specie vulnerabili nella Lista rossa. Anche qui il Mestolone è stato salvato, le altre?

Eliminato il divieto di caccia per le domeniche di settembre e aumento delle ore di caccia a giornata. Anche qui, si è fortunatamente riusciti ad evitare la caccia notturna prevista nella prima proposta ma si è passati a “un’ora prima del sorgere del sole fino al tramonto”. Per gli ungulati si può arrivare ad “un’ora dopo il tramonto”. E chi sono questi ungulati? I cinghiali certamente ma anche i Cervi.

Purtroppo non basta: altra questione spinosa è la possibilità di richiedere il divieto di caccia sul proprio terreno o fondo. La domanda purtroppo prevede che questa debba essere presentata entro il trentesimo giorno dalla pubblicazione del Piano Faunistico Venatorio Regionale, che però, denunciano dal Tavolo Animali & Ambiente: “il primo Piano, previsto dal 1992 non è mai stato approvato e probabilmente non lo sarà mai”.

Insomma, “le votazioni di oggi hanno segnato una giornata nera per l’ambiente naturale della nostra regione. Il Tavolo Animali & Ambiente si ripromette di tenere viva tra i cittadini la memoria di questa giornata funesta”. Aderiscono al Tavolo: Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lida,Oipa, Pro Natura Piemonte e Sos Gaia.