
Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo la lettera che il CALCA (Comitato Alluvionati del Casalese) ha inviato nei giorni scorsi alle autorità di competenza: Azienzia interregionale per il Fiume Po, Autorità di Bacino Fiume Po, Regione Piemonte, Regione Piemonte – Dipartimento Difesa del Suolo, Comune di Casale Monferrato, Prefetto Dott.ssa Romilda Tafuri, Dipartimento Protezione Civile.
Egregi Signori Responsabili di AIPO e AdBPO ,
dopo 3 anni dal comunicato stampa AIPO n°8 dell’11 febbraio 2010 siamo a chiedervi informazioni precise in merito alla realizzazione dell’opera di adeguamento e arretramento argine in riva sinistra immediatamente a valle del ponte ferroviario di Casale Monferrato (in zona Cascina Consolata).
Come da voi specificato 3 anni fa l’intervento era già finanziato con 3 milioni di euro e la sua progettazione definitiva doveva avvenire entro l’ottobre 2010 .
Dai vostri calcoli si sarebbe dovuto avere un beneficio dalla realizzazione di tale opera con una diminuzione dei livelli di piena di oltre 30 cm. con riferimento alla massima quota livello acque verificatasi nell’ottobre 2000 . Sino a questo momento la popolazione del territorio casalese non ha avuto nessuna notizia neanche sulla progettazione definitiva di tale opera .
Al momento non si ha inoltre nessuna notizia in merito all’inizio delle necessarie opere di disalveo previste nei due bandi Regionali di un anno fa .
Uno in zona confluenza Po – Dora Baltea nei comuni di Brusasco , Crescentino e Verrua Savoia e uno ben più importante (come volumi da asportare) in zona confluenza PO – Sesia nel comune di Frassineto Po .
Crediamo sia inutile ricordarvi che dal post-alluvione 2000 non sono più state effettuate regolarmente opere di disalveo per garantire il regolare deflusso del Fiume Po . In 13 anni si sono susseguiti una serie di Delibere ,Direttive, Progettazioni, ecc. che partono dal 2001 per arrivare alla Direttiva del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino Fiume PO n° 9 del 05/04/2006 e del D.G.R. n.13 -12388 del 26/10/2009 .
Pensiamo che sarà difficile spiegare e giustificare alla popolazione interessata che subirà una eventuale nuova alluvione, come mai, a distanza di numerosi anni dalle progettazioni e dalle direttive regionali approvate in merito, non siano ancora terminati tali lavori ma soprattutto perché non sono ancora neanche iniziati!
Non si può continuare a definire il materiale depositato dal fiume in modo anomalo e nel punto più stretto del passaggio del Po a Casale Monferrato come “ …isolotti e ghiaioni che ne sono parte integrante e qualificante senza presenza di materiale improprio”.
Tali dichiarazioni rilasciate dai Dirigenti AIPO non sono più accettabili . Nessuno vuole proporre disalvei selvaggi, ma che almeno vengano iniziati quelli minimi previsti da tempo per favorire il regolare deflusso dei fiumi.
Le popolazioni colpite dalla alluvioni nel nostro territorio non sono disposte ad accettare nuovi rischi per le persone e nuovi danni alle proprie cose e abitazioni . Chiediamo che dalla “politica degli annunci e dei proclami” come avvenuto negli ultimi anni da parte di AIPO e AdBPO, si passi finalmente alla “politica dei fatti concreti“ .
Vi rammentiamo inoltre che come da voi auspicato è utile prevedere un necessario, più complessivo e organico completamento delle opere di messa in sicurezza sul nostro territorio, ma intanto procedete almeno nelle piccole opere previste da anni e fornite alla popolazione interessata e ai suoi portatori d’interesse le informazioni necessarie sul perché dei ritardi delle opere già previste da tempo .
Se arriveranno nuove emergenze alluvionali, se subiremo nuovi danni, le responsabilità saranno ora ben individuate .
Restiamo in attesa di un vostro cortese ma sollecito riscontro
Distinti Saluti
C.AL.CA.
Comitato Alluvionati del Casalese
Il Consiglio Direttivo