
Plastica in mare, plastica nei fiumi, inquinamento, problemi ambientali, mutamenti climatici, siccità, inondazione, cavallette, piaghe d’Egitto e avanti così. Oggi si parla tanto di ambiente, e per fortuna. Ma il tono apocalittico spesso usato, rischia di avere l’effetto opposto, e invece di spingere ad un cambiamento delle abitudini fa semplicemente ondeggiare la testa e dire: “di fronte a questa situazione, possiamo fare ben poco”.
Per parlare di dispersione della plastica, ma con un tono più leggero, tre amici di Rimini – Matteo e Piero Munaretto e Stefano Rossini – hanno deciso di costruire “Mal di Plastica”, un catamarano di bottiglie di plastica e materiale di scarto, per navigare all’inizio della prossima estate (se tutto andrà secondo i programmi, la prima settimana di giugno), da Rimini a Venezia.
Scopo dell’impresa: sensibilizzare sul tema. Non a caso le bottiglie sono state raccolte grazie alla collaborazione con le scuole elementari di Rimini. Gli alunni dalla prima alla quinta hanno portato le bottiglie usate in famiglia e in cambio hanno ricevuto una borraccia di alluminio donata da Hera che ha sostenuto il progetto.
Gli scafi dell’imbarcazione sono lunghi 6 metri e riempiti ognuno con 4 sacche, realizzate con vecchie reti da pesca, piene di 250 bottiglie l’una, più le sacche di prua per un totale di quasi 2500 bottiglie. Le due vele sono state realizzate da un velaio riminese con i ritagli delle tende da sole. La barca avrà inoltre un motore a elica a pedali, e un piccolo fuoribordo per le emergenze. Tutta la strumentazione di bordo sarà alimentata con due pannelli solari. L’arrivo è previsto dopo 4 giorni di navigazione non stop, che sarà possibile seguire online su facebook (pagina di Mal di Plastica) e sul sito www.apstormentina.it.
Tanti i sostenitori del progetto, enti, associazioni, scuole e professionisti che hanno donato tempo, materiale, consigli e molto altro – anche un ingegnere che ha realizzato un forno solare per cucinare a bordo senza consumare gas o elettricità.