
di Luigi Griva
Una lunga vogata nel tempo, alla ricerca della memoria dei tipi navali tradizionali,dai borcelli da carico per il trasporto di marmi e materiali da costruzione ai barchett , le barche corriere che assicuravano i collegamenti dei viaggiatori lungo il lago. Ci sono le zattere per la fluitazione del legname, le barche da pesca e da caccia, ma anche i burchielli con la prua aguzza e le céntine di sostegno delle tende, che caratterizzano le cartoline dei primi anni del’900, testimoni dell’inizio della nuova era del turismo lacustre .
Una presa di coscienza della necessità di conservare a futura memoria la storia e la tradizione navale del lago, ma anche di riscoprire la bellezza delle costruzioni in legno, minacciate dalla omologazione e dalla standardizzazione anonima delle costruzioni in vetroresina e in alluminio. Il ricco corredo di testimonianze, dipinti, incisioni, fotografie raccolto da Rusconi Clerici per il libro costituisce un fondamentale contributo a futura memoria per la storia del lago e del territorio perilacustre .
Francesco Rusconi Clerici, ingegnere e architetto, nato nel 1946 a Pallanza Verbania, una lunga esperienza di amministratore e imprenditore, declina la sua passione per l’acqua e il lago con imprese sportive come il periplo a nuoto delle coste del lago, e le vogate lungo fiumi e canali, alla riscoperta delle antiche vie d’acqua del sistema lombardo. La prefazione è di Guido Morandini e Angelo Bosio, della redazione di Spartiacque – RAI 5 .
Barche del Lago Maggiore – di Francesco Rusconi Clerici
Tararà Edizioni, Verbania VB – ISBN. 978-88-97795-5
240 pagine, 510 immagini, 39,00 euro.