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Attracchi abusivi sul Po: sequestrate 21 barche

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Il blitz delle Fiamme Gialle è scattato nel comune di Spinadesco: per riavere le imbarcazioni i proprietari dovranno saldare tutti gli arretrati più le relative multe. Mai pagati i canoni demaniali

Cremona, 12 ottobre 2012 – Barche sequestrate per evasione fiscale. Ad essere colpiti stavolta non sono stati yacht di lusso, ma meno appariscenti “barcé” da fiume, scovati dalla Guardia di Finanza placidamente attraccati lungo la sponda del fiume Po. Ventuno barchini in tutto, accumunati da un’unica caratteristica: il loro ormeggio era totalmente abusivo.

I sigilli sono scattati nella mattinata del 9 ottobre in localià “Manola”, nel Comune di Spinadesco, davanti ad una piccola folla di curiosi. Nel corso di pattugliamenti lungo l’asta del fiume i militari del Servizio Navale della Compagnia di Cremona avevano rilevato giorni prima la presenza di diverse unità da diporto, alcune dotate di motore fuoribordo e con una lunghezza variabile dai quattro agli otto metri di lunghezza, assicurate alla riva con catene e cavi senza alcuna indicazione di un’eventuale concessione governativa.

Rilevata la posizione degli ormeggi, gli uomini delle Fiamme Gialle hanno quindi verificato se all’Agenzia Interregionale per il fiume Po – Ufficio Gestione Navigazione Lombarda di Cremona, Autorità demaniale per la Regione Lombardia, risultassero corrisposti i canoni annuali per l’occupazione del Demanio Idroviario previsti dalla Legge Regionale Lombardia n. 6 del 4 aprile 2012. Alla risposta negativa le Fiamme Gialle sono tornate sul posto accompagnate dai funzionari dell’Agenzia, a cui hanno consegnato in giudiziale custodia le imbarcazioni risultate in infrazione, dopo aver elevato altrettanti verbali di sequestro contro ignoti dato che nessun natante riportava indicazioni utili per identificarne i proprietari.

I proprietari, se vorranno rientrare in possesso delle imbarcazioni, dovranno presentarsi presso gli uffici dell’A.I.P.O., in Cremona, via Carnevali n° 7, per pagare i canoni evasi (pari ad euro 14,35 al mq. e per un importo non inferiore ad euro 130,27) raddoppiati a titolo di penale, la sanzione amministrativa per l’occupazione abusiva del Demanio Idroviario (per un importo di euro 120,00) nonché le spese di rimozione e di custodia dei natanti. ilgiorno.it