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Angurie, grano e pomodori: danni ingenti per la grandine tra la sponda reggiana e quella mantovana

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grandineLe violente precipitazioni accompagnate da grandinate intense che si sono abbattute a macchia di leopardo sabato 20 giugno principalmente nelle zone di Boretto, Poviglio, Castelnovo Sotto, Campegine, Gualtieri, Guastalla e Novellara, danneggiando pesantemente le coltivazioni. È quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti Reggio Emilia e Condifesa sugli effetti dei forti temporali che si sono abbattuti in varie zone agricole.
Dalla prima stima risultano colpite in particolare le coltivazioni di grano, pomodoro, cocomeri, meloni e uva con danni gravi tra 70-80%.
È un pesante colpo per le produzioni di queste zone, in particolare per l’anguria che aveva già subito danni all’inizio di febbraio a causa delle forti nevicate, e per il grano che era prossimo alla mietitura. La grandine è l’avversità climatica più temuta dagli agricoltori in questa stagione perché provoca danni irreparabili alle coltivazioni vanificando il lavoro di un intero anno, con pesanti ripercussioni sul reddito delle aziende, sull’economia e l’occupazione di interi territori.
Non è andata meglio alla zona del Viadanese. Tra Commessaggio, Spineda, Bozzolo, vento fortissimo che ha sollevato anche tetti di capannoni a Spineda, dove una copertura in laminato si è completamente staccata volando a terra. A Viadana la grandine ha colpito con particolare violenza Casaletto e nello specifico via Manfrassina ed ha sfiorato le zone limitrofe. Le colture sono state colpite tutte, con perdite che vanno dal 50 all’80 fino al 100 per 100 Quindi rovinati meloni, pere, ciliegie, veramente un po’ di tutto.