
Il fiume e le sue genti. Da sempre l’acqua ha offerto e custodito ricchezza economica ma anche culturale. Non sempre ricchezza ha coinciso con rispetto e cura, a volte il cattivo utilizzo è andato in parallelo o seguito da anni di declino, abbandono e incuria. Sarà per per ovviare a questo, sarà che nonostante tutto qualcuno il fiume lo ha sempre vissuto, negli ultimi anni sono nate associazioni con lo scopo specifico di salvaguardarne il benessere e così facendo la vitalità. Questo è quello che è successo con gli Amici del Po che in Piemonte conta tre associazioni diverse nate per tutelare e vivere territori diversi dello stesso corso d’acqua.
La più storica la troviamo a Villafranca Piemonte, siamo già in provincia di Torino ma al confine con la provincia di Cuneo. Il Po è arrivato in pianura ma è ancora di modeste dimensioni, il Monviso è proprio alle spalle, imponente e maestoso e l’aria è “quella di montagna”. Qui l’associazione Amici del Po è datata 1979 grazie ad un gruppo di amici amanti di sport acquatici. Ma non di solo sport visse l’associazione: gli Amici misero al primo posto la promozione degli sport acquatici insieme alla diffusione di una maggior sensibilità nei confronti del fiume.
Potremmo dire l’impegno civile della riflessione su temi quali l’inquinamento alternati a momenti ricreativi come l’organizzazione di uno spettacolo di fuochi d’artificio in occasione del settembre di Villafranca – e i fuochi d’artificio vennero fatti partire direttamente dalle barche – oppure il bellissimo presepe sull’acqua di cui avevamo parlato lo scorso anno. Insomma, come nella vita di ognuno c’è stata un’alternanza di leggerezza e profondità insieme in grado di coinvolgere l’intero paese. Quest’anno l’emergenza pandemia ha complicato, a volte completamente fermato molte cose ma sicuramente questi Amici non avranno tenuto le mani in mano. Vedremo presto come.
La seconda associazione in ordine di nascita si ritrova più a valle, precisamente a Casale Monferrato in provincia di Alessandria. Qui gli Amici del Po arrivano nel 2013 ma con cipiglio e determinazione per “lo sviluppo, il mantenimento e la conservazione della cultura, del paesaggio e delle tradizioni fluviali casalesi”. Hanno organizzato momenti di vita sull’acqua come i pranzi all’aperto, la festa “galleggia non galleggia”, la gara dei barcè, storica imbarcazione utilizzata in passato per la pesca e per il trasporto di persone e materiali vari quali ghiaia e sabbia, e in estate l’evento musicale all’alba sulle rive del grande fiume.
Sempre con i fidati barcè, ieri 23 dicembre hanno offerto supporto logistico ai 5 coraggiosi che sfidando il freddo dell’acqua, hanno nuotato con mascherine e fiaccole per festeggiare il Natale con una vecchia usanza casalese: la fiaccolata sul Po. Siamo in pandemia, dunque nessun pubblico ma il gesto rimane anche a ricordo di un volontario, Marco Delodi, ucciso dal Covid qualche giorno fa. Anche in questo caso un’alternanza di alto e basso, leggerezza e riflessione che ha radicato la loro presenza nella vita cittadina: attualmente sono gestori dell’imbarcadero all’interno dell’area sotto la tutela dell’Ente Parco e come tali hanno partecipato al tavolo di progettazione di Vivere il Po a Casale Monferrato.
Infine recente è la nascita degli Amici del Po di Chivasso e qui siamo all’incirca a metà strada tra Villafranca Piemonte e Casale. La nascita dell’associazione risale al settembre 2019 ma i nostri amici hanno già collaborato a varie iniziative tra cui, in autunno, la ripulitura del fiume da tronchi e arbusti che potevano creare problemi in caso di piena. Attualmente fervono gli studi per poter dare alle stampe un lavoro di approfondimento sul rapporto tra fiume e la sua gente in collaborazione con la Società Storica Chivassese. Il presidente Andrea Fluttero spera di vedere l’opera conclusa entro il 2021, al massimo all’inizio del 2022.
Insomma tanti luoghi, varie declinazioni ma una sola attenzione per il nostro fiume. Speriamo che con il nuovo anno sia possibile superare le difficoltà che l’emergenza Covid ha creato a tutte le associazioni.
Dalla redazione del Giornale del Po Buone Feste!