
Lo scopo è quello di arrivare a un Contratto di Fiume che regoli i rapporti e definisca le modalità operative di chi interviene e pratica attività lungo il Po di Volano.
Nel pomeriggio di domenica 7 febbraio un gruppo di cittadini ambientalisti si è dato appuntamento sul fiume Po di Volano, a bordo del Battello Lupo, per costituire il Gruppo Blu: una nuova realtà espressa dalla Rete Giustizia Climatica di Ferrara, che pone come sua finalità la tutela dell’acqua, intesa come habitat prezioso di specie animali e vegetali, nonché risorsa per le attività umane.Chi frequenta i corsi d’acqua della provincia di Ferrara, che vanta un patrimonio fluviale di oltre 3000 km di estensione, di cui 220 km di fiumi navigabili, sa quanto essi siano sconosciuti e ignorati dai suoi abitanti. Mentre nelle città europee i fiumi e i loro argini sono vissuti come vie d’acqua, percorsi naturalistici, ciclovie o ippovie dedicate al turismo lento, i ferraresi restano distanti da essi, non apprezzandone il valore.
Per riportare l’attenzione sul tema delle acque, il Gruppo Blu ha colto l’occasione per navigare a bordo del Battello Lupo, risalendo il Po di Volano sino a percorrere interamente il canale Boicelli. Durante il tragitto, sono apparse numerose le zone di degrado, segnate da abbandono di rifiuti, scarichi illeciti, discariche abusive, bivacchi, attività illegali a danno dell’ambiente e altre attività di microcriminalità. Quasi nessuno è presente, o pratica attività, lungo il Volano o il Boicelli. A pochi passi dal centro città è possibile assistere a tutto questo, a comprova del fatto che ciò che non viene reso accessibile non può essere vissuto e, così, non potendo ricevere adeguata tutela, cade vittima di illegalità e degrado.
Tra le varie argomentazioni dei partecipanti, emerge come la gestione delle vie d’acqua sia caratterizzata da una problematica frammentazione di competenze e da una generale disattenzione nel conformarsi alle buone pratiche, accolte nelle linee guida regionali per la corretta gestione e riqualificazione fluviale. Ciò avviene troppo spesso a discapito dell’habitat, sotto forma di pesanti deforestazioni delle sponde di fiumi e canali e mancato rispetto del minimo deflusso vitale dell’acqua, necessario alla vita acquatica.
Il Gruppo Blu, all’interno della Rete Giustizia Climatica, coltiva concretamente il sogno di riportare il fiume nell’immaginario e nel cuore dei ferraresi: continueranno quindi le azioni di divulgazione ambientale tramite web conference. L’attività proseguirà poi con la creazione di un elenco di stakeholder, includendo enti gestori, Pubbliche Amministrazioni, associazioni e gruppi ambientali che operano sul fiume.
Il fine è quello di arrivare a un Contratto di Fiume, che regoli i rapporti e definisca le modalità operative di chi interviene e pratica attività sul fiume, il tutto nell’interesse dell’ambiente e della qualità delle acque.
Tra i promotori del Gruppo BLU vi è l’associazione Fiumana, editore del Giornale del Po e membro della Rete per la Giustizia Climatica di Ferrara.