
A dieci anni dallo sversamento di carburante e oli combustibili (di cui 2400 tonnellate finirono nel fiume Lambro) e per cui vennero condannati in primo grado i titolari della raffineria Lombardia Petroli oggi in disuso e in liquidazione, si arriva solo ora alla quantificazione dei danni e alle richieste di risarcimento.
Un buco da 25 milioni di euro per la fallita Lombarda Petroli, ora in liquidazione, di cui 6 milioni chiesti da ministero per l’Ambiente e (in piccola parte) dall’Agenzia interregionale per il fiume Po per le bonifiche causate dallo scempio ambientale.
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